Attentato Ecco le reazioni al tentato assassinio di Trump

SDA / Red

14.7.2024

Donald Trump dopo l'attentato.
Donald Trump dopo l'attentato.
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L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato vittima di un attentato durante un comizio in Pennsylvania ed è rimasto ferito ad un orecchio. Lo sparatore è stato ucciso. Morto uno spettatore, feriti gravemente altri due. Ecco le numerose reazioni a quanto avvenuto.

SDA / Red

Melania Trump ha scritto che l'attentatore è «un mostro». In un comunicato pubblicato su X, l'ex First Lady ha scritto che «l'attentatore (...) considerava mio marito un macchina politica disumana e ha tentato di rubargli le sue passioni, la sue risata, l'ingegnosità, l'amore per la musica e la capacità di ispirare».

Melania Trump ha anche rivolto un appello a «elevarsi al di sopra del vetriolo e delle idee superficiali che istigano la violenza». «Non dimentichiamo che opinioni e giochi politici sono meno potenti dell'amore», ha scritto la moglie del tycoon. «Oggi è un nuovo giorno, restiamo uniti».

La figlia di Donald Trump, Ivanka, ha scritto su X: «Grazie per il vostro amore e le vostre preghiere per mio padre e per le altre vittime della violenza insensata di oggi a Butler. Sono grata ai Servizi segreti e a tutti gli altri agenti delle forze dell'ordine per le loro azioni rapide e decisive oggi. Continuo a pregare per il nostro Paese. Ti amo papà, oggi e sempre». 

Donald Trump Jr, invece, dopo aver parlato con il tycoon, ha affermato: «Ho appena parlato al telefono con mio padre ed è di ottimo umore. Non smetterà mai di combattere per salvare l'America, qualunque cosa la sinistra radicale gli lancerà contro». 

Le altre reazioni dagli USA

Joe Biden è rientrato subito alla Casa Bianca e ha parato con il tycoon. «Sono grato che sia salvo. Non c'è posto per la violenza in America», ha scritto il presidente.

La vicepresidente americana Kamala Harris si è così espressa: «Violenze come questa non hanno posto nella nostra nazione. Dobbiamo tutti condannare questo atto ripugnante e fare la nostra parte per garantire che non porti ad ulteriore violenza».

«Io e Doug siamo sollevati dal fatto che» Donald Trump «non sia gravemente ferito. Preghiamo per lui, la sua famiglia e tutti coloro che sono rimasti feriti e colpiti da questa sparatoria insensata. Siamo grati ai servizi segreti degli Stati Uniti, ai primi soccorritori e alle autorità locali per la loro azione immediata», conclude la numero due della Casa Bianca.

L'ex presidente Barack Obama ha scritto su X: «Non c'è assolutamente spazio per la violenza politica nella nostra democrazia. Anche se non sappiamo ancora esattamente cosa sia successo, dovremmo essere tutti sollevati dal fatto che l'ex presidente Trump non sia stato gravemente ferito e sfruttare questo momento per impegnarci nuovamente nella civiltà e nel rispetto nella nostra politica. Michelle e io gli auguriamo una pronta guarigione». 

Anche l'ex presidente George W. Bush si è espresso: «Laura ed io siamo grati che il presidente Trump sia salvo dopo l'attacco vigliacco alla sua vita. Ci congratuliamo con gli uomini e le donne dei servizi segreti per la loro rapida risposta». 

«Questo dovrebbe inorridire ogni americano che ama la libertà. La violenza contro i candidati presidenziali non deve mai essere normalizzata. Eleviamo nella preghiera Donald Trump, l'intera famiglia Trump e tutti i presenti» ha postato su X l'ex governatrice del South Carolina ed ex candidata repubblicana alla presidenza Nikki Haley.

Anche Elon Musk ha fatto sentire la sua voce su X: «Appoggio pienamente il presidente Trump e spero in una sua rapida ripresa». Aggiungendo anche: «L'ultima volta che l'America ha avuto un candidato così forte è stato con Theodore Roosevelt». 

I commenti dalla Svizzera

La presidente della Confederazione Viola Amherd si è detta «scioccata dalla sparatoria in Pennsylvania». La vallesana ha augurato al tycoon una pronta guarigione.

I pensieri della Svizzera sono rivolti a Trump, alle vittime, alle loro famiglie e al popolo americano, ha scritto in inglese la consigliera federale su X.

«La violenza in politica è inaccettabile e va contro tutti i nostri principi democratici comuni», si legge ancora nel post pubblicato da Amherd sul social media.

Sostegno dall'Italia

«Seguo con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania, dove il 45esimo Presidente degli Stati Uniti DonaldTrump è stato colpito durante un comizio. A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l'auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza» ha scritto sui social la premier italiana Giorgia Meloni.

Il vicepremier Matteo Salvini sui social ha dichiarato: «Spari contro Donald Trump in un comizio in Pennsylvania, portato via sanguinante da un orecchio: tutta la mia vicinanza al presidente Donald Trump e alle decine di migliaia di persone presenti», con anche un video e un «Go Donald go!!!».

I leader mondiali reagiscono

L'Alto rappresentante per la politica estera UE Josep Borrell si è espresso su X: «Sconvolto dalla notizia dell'attacco a Trump, che condanno fermamente. Ancora una volta assistiamo ad atti di violenza inaccettabili contro i rappresentanti politici». 

«Sara ed io siamo rimasti scioccati dall'apparente attacco al presidente Trump. Preghiamo per la sua sicurezza e per una pronta guarigione», scrive invece il presidente israeliano, Benyamin Netanyahu.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha postato su X: «I miei pensieri e le mie preghiere sono con il presidente Donald Trump in queste ore buie».

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha detto di essere «sconvolto dalle scene scioccanti» della sparatoria. «La violenza politica in qualsiasi forma non trova posto nelle nostre società e il mio pensiero va a tutte le vittime di questo attacco», ha postato su X.

Parlando dopo l'attentato a Donald Trump, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha incoraggiato gli Stati Uniti a fare un «inventario» delle loro «politiche di incitamento all'odio contro gli oppositori politici, i paesi e le persone», cogliendo l'occasione del tentativo di omicidio per denunciare il sostegno americano a Kiev.

Rivolgendosi a «coloro che negli USA votano per la fornitura di armi a Zelensky», Zakharova ha accusato Washington di fomentare «attacchi contro il presidente russo. Forse è meglio usare questi soldi per finanziare chi dovrebbero garantire la legge e l'ordine negli USA?», conclude.

«Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo». È il commento del Cremlino all'attentato dell'ex presidente americano in corsa per la rielezione. Lo riporta la Tass. Vladimir Putin non ha in programma di chiamare Trump, ha comunicato poi Dmitri Peskov, aggiungendo che la Russia «condanna in modo risoluto ogni espressione di violenza durante una battaglia politica».

«Dopo numerosi tentativi di eliminare il candidato Trump dall'arena politica utilizzando innanzitutto strumenti legali, tribunali, pubblici ministeri, tentativi di discredito, era ovvio a tutti gli osservatori esterni che la sua vita fosse in pericolo», ha aggiunto Peskov parlando con i giornalisti russi. Puntualizzando comunque di «non credere affatto che l'attentato sia stato organizzato dall'attuale potere» negli Stati Uniti. Peskov ha puntato il dito contro «l'atmosfera di violenza creata dalle autorità americane» dietro il tentativo di uccidere Trump.

«La violenza politica non è mai accettabile» ha detto il premier canadese Justin Trudeau.

Il primo ministro indiano Narendra Modi si è detto «molto preoccupato» dopo gli spari contro Trump. «Condanno fermamente questo incidente. La violenza non ha posto nella politica e nelle democrazie. Gli auguriamo ogni bene». 

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida su X: «Dobbiamo porci contro qualsiasi forma di violenza che metta in discussione la democrazia. Prego per la pronta guarigione».

Commenti dall'America Latina

«Tutto il mio sostegno e la mia solidarietà al presidente e candidato Donald Trump, vittima di un attentato codardo che ha messo a rischio la sua vita e quella di centinaia di altre persone», scrive sul suo profilo X il capo di Stato argentino, Javeir Milei, dagli Stati Uniti, dove ha partecipato alla Sun Valley Conference, nel deserto dell'Idaho.

«Non sorprende la disperazione della sinistra internazionale, che oggi vede scadere la sua nefasta ideologia ed è pronta a destabilizzare le democrazie e a promuovere la violenza pur di abbarbicarsi al potere. Presa dal panico per aver perso alle urne - commenta Milei - ricorre al terrorismo per imporre la sua agenda retrograda e autoritaria».

«Auguro una pronta guarigione del presidente Trump e un'elezione equa, pacifica e democratica negli Stati Uniti», conclude il leader argentino.

L'ex presidente brasiliano di destra, Jair Bolsonaro, già vittima di un attacco durante una campagna elettorale nel 2018, ha reagito sui profili social e ha espresso la sua solidarietà augurando una «pronta guarigione» al tycoon.

«La nostra solidarietà al più grande leader mondiale del momento. Speriamo in una sua pronta guarigione», ha scritto Bolsonaro, sottolineando che si vedranno «all'insediamento», alludendo così ad una possibile vittoria repubblicana alle elezioni presidenziali di novembre.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha commentato sui social: «L'attacco all'ex presidente Donald Trump deve essere ripudiato con forza da tutti i difensori della democrazia e del dialogo». Secondo il leader brasiliano, «quello che abbiamo visto oggi è inaccettabile».

«Condanniamo l'attentato contro l'ex presidente Donald Trump oggi in Pennsylvania. Nonostante le nostre profonde divergenze ideologiche e politiche, la violenza da qualsiasi parte provenga deve essere sempre respinta da tutti», scrive il presidente socialista boliviano Luis Arce sul suo profilo X.

«In ogni caso, condanniamo quanto accaduto all'ex presidente Donald Trump. La violenza è irrazionale e disumana». È il commento del presidente progressista messicano Andres Manuel Lopez Obrador.

Il leader cubano Miguel Diaz-Canel: «Vittima di attentati e terrorismo da 65 anni, Cuba ratifica la sua posizione storica di condanna di ogni forma di violenza. Il business delle armi e l'escalation della violenza politica negli Usa portano a incidenti come quello avvenuto oggi».

«La violenza è una minaccia per le democrazie e indebolisce la nostra vita in comune. Dobbiamo rifiutarla tutti». È la reazione del capo di Stato progressista cileno, Gabriel Boric, sul suo profilo X. «Dal Cile – scrive Boric – esprimo la nostra inequivocabile condanna per quanto accaduto oggi negli Stati Uniti. Ci auguriamo una rapida guarigione dell'ex Presidente Donald Trump, e che i fatti siano chiariti e sia fatta giustizia».