ElezioniIl presidente uscente Milanovic sfiora la vittoria, ma andrà al ballottaggio
SDA
30.12.2024 - 10:58
A decidere la vittoria finale nelle presidenziali in Croazia sarà il ballottaggio del 12 gennaio.
Keystone-SDA
30.12.2024, 10:58
30.12.2024, 11:05
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Con il 49,14% dei voti infatti, stando ai risultati ufficiali col 99% delle schede scrutinate, il presidente uscente Zoran Milanović ieri ha sfiorato la vittoria già al primo turno, trionfo a sorpresa assaporato con la diffusione degli exit poll, ma che è poi svanito con lo scrutinio e i dati ufficiali della commissione elettorale.
Si confermano quindi le previsioni dei sondaggi della vigilia che avevano pronosticato un ballottaggio fra Milanovic e Dragan Primorac, il candidato sostenuto dal governo conservatore e suo principale avversario, al quale è andato un deludente 19,41% dei voti.
Milanović si è assicurato questo ampio vantaggio, oltre il dieci per cento in più di quanto pronosticato dai sondaggi, attirando voti da elettori delle opposizioni di sinistra e di centro grazie alla sua costante e feroce critica del governo conservatore, spesso anche con offese verbali lanciate contro il premier Andrej Plenković e i suoi ministri, soprattutto per i molti scandali di corruzione e di clientelismo politico.
Molti voti ha ottenuto probabilmente anche dagli elettori di destra che vedono di buon occhio le sue posizioni di stampo sovranista, critiche dell'Unione europea e della Nato.
«Nessun soldato croato andrà in guerra per interessi altrui»
In politica da quasi trent'anni, il presidente uscente ha sempre più assunto una posizione quale leader di fatto dell'opposizione, e come energica difesa della democrazia contro il potere «faraonico», come lo ha definito, di Plenković che avrebbe, sempre secondo Milanović, in nove anni al potere «imprigionato tutte le istituzioni nazionali».
«Finché sarò io presidente, nessun soldato croato andrà in guerra per interessi altrui», ha affermato alcuni giorni fa, ricordando di aver condannato dal primo giorno l'aggressione russa all'Ucraina, ma di avere anche criticato la linea di sostegno militare all'Ucraina da parte della Nato, senza una concreta prospettiva di negoziati.
Primorac, medico e scienziato, che sfiderà Milanović al ballottaggio fra due settimane, si presenta dal canto suo come il candidato in linea con il governo e una politica estera in piena sintonia con le principali cancellerie europee.
Ma anche come un politico che promette di moderare i toni retorici, spesso violenti e pittoreschi assunti da Milanović, che accentuano le divisioni sociali e politiche nel Paese, e di porre fine alla difficile coabitazione tra il presidente e il primo ministro che ha complicato negli ultimi tempi il regolare funzionamento istituzionale del Paese.
Il presidente della Repubblica in Croazia ha poteri molto limitati, con ingerenze condivise con il governo in politica estera, difesa e sicurezza, ma gode di un peso e di una influenza rilevanti essendo l'unica carica nazionale eletta direttamente dal popolo.
La partecipazione al primo turno delle presidenziali in Croazia è stata bassa, del 46 per cento dei 3,7 milioni di aventi diritto, in calo del 5 per cento rispetto alla consultazione di cinque anni fa.