Ucraina Peskov: «Putin è aperto a contatti ma Macron e Scholz non sono neutrali»

SDA

28.2.2023 - 08:34

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha sottolineato che se non si è neutrali non si può assumere il ruolo potenziale di intermediario.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha sottolineato che se non si è neutrali non si può assumere il ruolo potenziale di intermediario.
Keystone

Il presidente russo Vladimir Putin «era e rimane aperto a qualsiasi contatto che possa aiutare la Russia a raggiungere i propri obiettivi, preferibilmente con mezzi pacifici». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al quotidiano Izvestia.

Peskov ha osservato che il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno ripetutamente affermato che avrebbero cercato di avere contatti con il presidente russo ma, sostiene Peskov, «non ci sono state richieste».

Peskov ha però sottolineato che Francia e Germania partecipano indirettamente alle ostilità a fianco dell'Ucraina e questo mette in discussione il loro possibile ruolo di mediazione nei negoziati.

«Una cosa – sostiene il portavoce del Cremlino – è che tu rimanga neutrale nei confronti delle parti in conflitto, un'altra che tu prenda indirettamente parte alle ostilità e dichiari la tua intenzione di aumentare il tuo coinvolgimento nelle ostilità stando dalla parte di uno dei partecipanti, in questo caso Ucraina. Come puoi allora contare sul ruolo potenziale di intermediario? Non c'è modo. Questo potenziale sta semplicemente scomparendo», ha concluso Peskov.

Cosa ne pensa del piano cinese?

Quanto al piano di pace presentato da Pechino, il portavoce del Cremlino ha affermato che «la Cina è un paese enorme, è il paese più potente, i cui interessi nessun attore sulla scena internazionale può permettersi di ignorare. La Cina ha fatto sentire la sua voce, ogni tentativo di formulare tesi per giungere ad una soluzione pacifica del problema è il benvenuto ma, ovviamente, le sfumature sono importanti».

Ha quindi aggiunto che secondo lui «la situazione attuale non dà speranza di discutere queste sfumature» e quindi «l'operazione speciale continua».

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