ArgentinaIl presidente Milei celebra la sua prima mezza vittoria in parlamento
SDA
3.2.2024 - 08:25
Il disegno di legge omnibus del governo del presidente argentino Javier Milei ha ottenuto un primo parziale via libera, sul testo in generale, alla camera dei deputati, con un totale di 144 voti favorevoli e 109 contrari.
03.02.2024, 08:25
03.02.2024, 08:28
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Dopo tre giorni di estenuanti discussioni e una maratona negoziale che ha ridimensionato l'imponente progetto, partito con oltre 600 articoli, ed ora pressoché dimezzato.
Il sostegno (erano necessari almeno 129 sì) è stato immediatamente celebrato da Milei, che ha ringraziato l'appoggio dei blocchi dialoganti dell'opposizione che hanno sostenuto l'iniziativa, ed ha chiesto di fare altrettanto nelle sessioni della prossima settimana.
«La storia ricorderà con onore tutti quelli che hanno compreso il contesto storico ed hanno scelto di chiudere con i privilegi della casta e della repubblica corporativa, a favore del popolo, che è stato impoverito e affamato per anni dalla classe politica», si legge in un comunicato pubblicato sul profilo X della presidenza.
Da martedì la bozza passa all'analisi punto per punto, per ottenere il via libera finale dai Deputati, e l'invio al Senato. Se la camera Alta dovesse modificare il disegno di legge, il testo dovrebbe tornare alla camera dei Deputati.
Numerose modifiche al progetto
Per ottenere questo primo parziale avallo, il governo ha accettato di apportare numerose modifiche al progetto, come la riduzione del numero di aziende da privatizzare e dei poteri straordinari al presidente, e molti punti potrebbero essere riscritti nei prossimi giorni.
Secondo il deputato Oscar Zago della Libertà avanza (la formazione di governo), la discussione è durata in totale 30 ore (interrotta da tre pause), mentre il testo si è ridotto da 664 a poco più di 380 articoli.
Intanto di fronte al Congresso blindato, dopo gli incidenti dei due giorni precedenti, sono arrivati numerosi militanti delle sinistre – che hanno votato in blocco contro il testo – per protestare contro il risultato.
In extremis, poco prima del voto, il ministro degli Interni, Guillermo Francos, è arrivato alla camera dei Deputati per continuare le trattative con le forze di opposizione aperte al dialogo, principalmente l'UCR (il partito dell'ex presidente Raul Alfonsín) e il blocco Hacemos Coalicion Federal, in un clima di forte nervosismo e tensione.