Politica Argentina: quattro presidenti dell'America latina appoggiano Cristina Kirchner

SDA

25.8.2022 - 12:57

I presidenti Manuel López Obrador (Messico), Gustavo Petro (Colombia) e Luis Arce (Bolivia), insieme al presidente argentino Alberto Fernández, respingono la "persecuzione giudiziaria ingiustificata" contro la vicepresidente argentina Cristina Fernández de Kirchner.
I presidenti Manuel López Obrador (Messico), Gustavo Petro (Colombia) e Luis Arce (Bolivia), insieme al presidente argentino Alberto Fernández, respingono la "persecuzione giudiziaria ingiustificata" contro la vicepresidente argentina Cristina Fernández de Kirchner.
Keystone

I presidenti Manuel López Obrador (Messico), Gustavo Petro (Colombia) e Luis Arce (Bolivia), insieme al presidente argentino Alberto Fernández, respingono la «persecuzione giudiziaria ingiustificata» contro la vicepresidente argentina Cristina Fernández de Kirchner.

Il comunicato ufficiale, che è stato letto dalla portavoce della presidenza argentina, Gabriela Cerruti, sostiene fra l'altro che «insieme ai presidenti López Obrador, Petro e Arce, esprimiamo il nostro più forte sostegno a Cristina (Kirchner) e condanniamo fermamente le strategie di persecuzione giudiziaria per eliminare gli oppositori politici».

I capi di Stato fanno in questo modo allusione alla richiesta, formulata dal pm Diego Luciani nel processo denominato «Causa Vialidad», di una condanna per corruzione della vicepresidente a 12 anni di carcere e all'interdizione a vita dai pubblici uffici.

Nel testo essi avvertono che «questa persecuzione ha lo scopo di rimuovere Cristina Fernández de Kirchner dalla vita pubblica, politica ed elettorale, oltre a seppellire i valori e gli ideali che lei rappresenta, con l'obiettivo finale di applicare un modello neoliberista».

«Negli ultimi anni – si ricorda poi – la magistratura argentina ha aperto numerose cause a suo carico, molte delle quali hanno dovuto essere archiviate per l'assenza di qualsiasi tipo di prova solida».

Data questa situazione, e date le molteplici irregolarità legali e procedurali che circondano questi casi, si dice infine, «chiediamo che si tenga conto delle conclusioni del Rapporto 2019 del Relatore speciale delle Nazioni Unite che metteva in dubbio l'indipendenza dei magistrati e degli avvocati coinvolti in molte di queste cause».