Allarme negli USA Il capo della sanità americana: «Anche la violenza con le armi è un'emergenza sanitaria» 

SDA

25.6.2024 - 22:07

Il capo della sanità americana, Vivek Murthy,
Il capo della sanità americana, Vivek Murthy,
IMAGO/USA TODAY Network

La violenza con le armi da fuoco negli Stati Uniti è un'emergenza sanitaria che va affrontata con la stessa forza usata per ridurre l'uso e il consumo di tabacco. A lanciare l'allarme è il capo della sanità americana, Vivek Murthy, intervenendo a gamba tesa su uno dei temi chiave della campagna elettorale.

25.6.2024 - 22:07

«Voglio che la gente consideri la violenza con le armi da fuoco come un tema di salute pubblica. Lo so che è un tema polarizzante e che è stato politicizzato, ma se lo si guarda da un punto di vista sanitario allora si può trovare terreno comune e trovare una soluzione», ha spiegato Murthy tentando di inserire lo scottante dibattito sulle armi in una nuova prospettiva che consenta di superare le divisioni.

L'approccio suggerito da Murthy si è scontrato per anni con l'opposizione della potente lobby delle armi americana, la National Rifle Association, che per decenni ha promosso con successo norme per la riduzione dei fondi a favore della ricerca sulla violenza con le armi da fuoco.

Un tema divisivo nell'anno delle Presidenziali

Di recente la Nra si è anche battuta con forza ma senza risultati contro la nomina di Murthy a capo della sanità americana definendolo una «seria minaccia ai diritti di chi possiede armi».

In un anno elettorale, comunque, l'impulso di Murthy a riformulare il confronto è probabilmente destinato a fallire.

Il tema delle armi è ampiamente divisivo e i repubblicani e i democratici sono schierati su posizioni opposte, che appaiono inconciliabili. La Corte Suprema a maggioranza conservatrice inoltre appare più propensa a difendere il Secondo Emendamento che a creare paletti al possesso e all'uso di pistole e fucili.

Un'etichetta d'avvertimento?

Di fronte al susseguirsi di stragi di massa, Joe Biden negli ultimi anni ha tentato una stretta sulle armi. Il Congresso invece è rimasto impassibile rifiutandosi di agire su tutti i fronti e lasciando cadere nel vuoto i molti appelli a vietare le armi d'assalto.

Per Murthy l'allarme è una nuova sfida dopo quella dei social media, per i quali a suo avviso è necessaria un'etichetta di avvertimento simile a quella sui pacchetti di sigarette.

Alcuni degli allarmi lanciati dai capi della sanità pubblica nel corso degli anni hanno avuto successo, come nel caso di quello del 1964 sui rischi alla salute dal fumo.

Una campagna come quella contro il fumo?

Dopo l'allarme il Congresso approvò le etichette sui pacchetti di sigarette e il numero di americani che fumava inizio a scendere: se nel 1964 il 42% degli adulti fumava ogni giorno, nel 2021 la quota è scesa all'11,5%.

Una campagna contro la violenza con le armi da fuoco deve richiedere un approccio simile a quella per il fumo, usando quindi un mix di educazione, consapevolezza, cambio culturale e politica.

«Non è stata una singola strategia che alla fine ha funzionato con il tabacco – ha messo in evidenza Murthy -, e per le armi è la stessa cosa».

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