Provoca gravi danniIl coleottero giapponese si diffonde in Svizzera, decise nuove misure
ns, ats
21.6.2024 - 11:54
Malgrado le misure di lotta adottate finora, a Kloten un primo Coleottero giapponese adulto ha fatto la sua apparizione. Il Canton Zurigo ha dunque deciso di adottare da subito nuovi provvedimenti volti a eradicare l'infestante.
ns, ats
21.06.2024, 11:54
21.06.2024, 12:08
SDA
Nel comune del principale aeroporto svizzero l'insetto ha stabilito la sua prima popolazione in assoluto a nord delle Alpi.
La misura principale è il divieto di innaffiatura di prati e spazi verdi fino alla fine di settembre, si legge in una nota diramata oggi dal Dipartimento cantonale delle costruzioni. Le femmine di Popillia japonica (questo il nome scientifico dell'insetto) prediligono infatti suoli umidi per deporre le uova.
Lo scarabeide, che somiglia a maggiolini nostrani, è una specie alloctona – originaria dell'isola giapponese di Hokkaido – invasiva. Visti gli ingenti danni che può provocare in agricoltura e nel verde pubblico, è regolamentato in Svizzera e nell'Unione europea come organismo da quarantena prioritario, ed è quindi soggetto all'obbligo di lotta.
Rifiuti verdi immobilizzati
Dopo il ritrovamento di un adulto in una trappola di sorveglianza, il Canton Zurigo è tenuto a seguire le direttive federali. Le autorità vietano anche il trasporto dei rifiuti di giardino al di fuori del territorio di Kloten. Gli stessi provvedimenti si applicano ai Comuni limitrofi che corrispondono a una cosiddetta zona cuscinetto, tra quella infestata e quella indenne.
Per evitare che le femmine del coleottero si diffondano ulteriormente alla ricerca di aree adatte alla deposizione delle uova, è stata inoltre creata una zona che dovrebbe attrarle, vicino al centro sportivo con campo di calcio dove è stata identificata la popolazione indesiderata.
A differenza di quanto avviene a Kloten e nei sui dintorni, un prato sarà deliberatamente irrigato e mantenuto umido, in modo da attirare le femmine gravide. L'area in autunno sarà trattata in modo da distruggere tutte le larve di coleottero presenti nel terreno. Inoltre, per eradicare i coleotteri sfarfallati si continuerà a utilizzare trappole contenenti una sostanza attrattiva e munite di una rete trattata con insetticidi.
Primi provvedimenti a maggio
In maggio i campi da calcio di Kloten erano stati coperti con un telone di plastica. L'obiettivo era di uccidere le larve lì presenti privandole del loro cibo, le radici di specie erbacee, dato che la copertura avrebbe fatto deperire tali vegetali.
Presente in Italia settentrionale (Lombardia e Piemonte) dal 2014, la Popillia japonica è stata identificata la prima volta in Svizzera nel 2017, nei pressi di Stabio. Oltre che a Kloten nel luglio 2023, l'insetto è stato trovato anche all'inizio di agosto sul versante meridionale del passo del Sempione, in territorio dei comuni altovallesani di Sempione e Zwischbergen, dove è giunto da solo, diffondendosi dal Piemonte.
L'adulto si nutre di circa 300 specie di diverse famiglie vegetali. Tra queste ci sono piante di bacche, alberi da frutto, vigna e mais, ma anche rose e alberi come aceri, betulle e tigli.
Malgrado la somiglianza con specie autoctone, l'adulto è facilmente riconoscibile grazie alla presenza di cinque ciuffi di peli bianchi ai lati dell'addome e di altri due sull'ultimo segmento addominale.
Le elitre (le parti rigide che ricoprono le ali) sono di color rame mentre la testa e il torace sono di color verde metallizzato. La lunghezza dell'insetto varia tra gli otto e i dodici millimetri, è quindi più piccolo di una moneta da cinque centesimi.