Stati UnitiTrump pubblica un indirizzo, l'FBI arresta un adepto di QAnon che voleva uccidere Obama e McCharty
SDA
6.7.2023 - 07:02
L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump pubblica un indirizzo che dovrebbe essere quello del suo predecessore Barack Obama. Lo stesso giorno, un uomo si presenta non lontano dalla tenuta di Obama con armi e munizioni nella sua auto. L'FBI lo arresta. Tra gli obiettivi del seguace di QAnon anche lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy e il deputato democratico Jamie Raskin.
06.07.2023, 07:02
06.07.2023, 14:21
SDA
Hai fretta? blue News riassume per te:
Nel corso dell'indagine contro un uomo arrestato nei pressi dell'abitazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la procura ha stabilito un collegamento con un post su internet di Donald Trump.
Trump ha pubblicato un indirizzo privato sulla sua piattaforma online Truth Social il 29 giugno, spacciandolo per quello di Obama.
L'uomo è stato arrestato la settimana scorsa in un quartiere residenziale di Washington, dove vive Obama.
Nella sua auto sono state trovate armi e diverse munizioni.
L'accusa ha chiesto mercoledì che l'uomo sia tenuto in custodia fino all'inizio del processo. L'uomo è un adepto delle teorie cospirazioniste QAnon. Viene definito una «grave e diretta minaccia per il pubblico».
Tra i suoi obiettivi altri politici di alto rango, come lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCharty.
L'FBI ha arrestato vicino alla casa di Barack Obama a Washington un uomo con un piccolo arsenale che aveva minacciato con dirette online attentati contro vari obiettivi, tra cui l'ex presidente.
Si tratta di T. Taylor, un 37enne cospirazionista legato alla teoria di QAnon, che ha partecipato all'assalto del Capitol il 6 gennaio 2021. Per questo dovrà difendersi da quattro capi d'accusa per reati minori.
La procura ha chiesto che resti in carcere in attesa del processo perché è una «grave e diretta minaccia al pubblico». Le autorità hanno infatti aggiunto che: «T. sembra avere convinzioni deliranti che non sono coerenti con la realtà». Hanno oltretutto sottolineato che la sua storia passata e il suo comportamento recente erano «altamente preoccupanti».
Trump pubblica il presunto indirizzo di Obama
Nell'arresto i pubblici ministeri sembrano vedere un collegamento con Donald Trump, che ha postato un indirizzo privato sulla sua piattaforma online Truth Social il 29 giugno, che aveva spacciato per quello del suo predecessore. Lo afferma il Dipartimento di Giustizia che sottolinea come l'uomo sia stato fermato lo stesso giorno.
T. Taylor aveva condiviso il post di Trump su Truth Social con il presunto indirizzo di Obama. «Abbiamo circondato questi perdenti! Ci vediamo all'inferno Podesta e Obama», ha scritto il sospetto in un commento su Telegram. Per Podesta intende John Podesta, l'ex manager della campagna dell'ex candidata alle presidenziali Hillary Clinton, che ha perso contro Trump nel 2016.
Fermato con un piccolo arsenale
L'uomo aveva già fatto scattare l'allerta dopo che l'FBI aveva scoperto una sua diretta streaming il 28 giugno in cui minacciava di far esplodere il suo furgone contro un reattore per la ricerca nucleare a Gaithersburg, 25 km a nord di Washington.
Ma gli agenti federali sono riusciti a rintracciarlo il giorno dopo, in seguito ad un'altra diretta dal quartiere dove vive Obama nella quale spiegava di «cercare un buon angolo di tiro».
Nel suo van sono stati rinvenuti due pistole, 400 proiettili, esplosivo e pure un machete.
Tra i suoi obiettivi lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy e il deputato democratico Jamie Raskin.