Bando sospeso per 90 giorni Trump corre in soccorso di Tiktok: l'app torna online negli Stati Uniti

SDA

19.1.2025 - 19:50

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TikTok è stata spenta in America, almeno per qualche ora. Donald Trump ha annunciato l'intenzione di sospendere – appena entrato in carica – per tre mesi l'oscuramento, per favorire un'acquisizione che salvi la popolarissima app di condivisione video. Un'assicurazione che ha consentito a TikTok di «riavviare» i propri servizi poco dopo averli chiusi.

Keystone-SDA

Dalla mezzanotte di domenica a Washington (le 6 di mattina in Svizzera) è entrata in vigore la legge che oscura la piattaforma sul territorio americano: legge votata in modo ampiamente bipartisan dal congresso e firmata da Joe Biden in aprile.

La legge concedeva 270 giorni per trovare una proprietà o una soluzione societaria diversa da Bytedance, il colosso cinese a cui fa capo l'app globale, in nome della sicurezza nazionale, nel timore che il governo cinese raccogliesse i dati di centinaia di milioni di utenti americani.

Preoccupazioni condivise da almeno metà degli americani, secondo sondaggi del 2023, anche se ovviamente meno dai giovani, principale fascia di utenza dell'app.

E così a mezzanotte sui dispositivi di 170 milioni di utenti, soprattutto giovani e giovanissimi, è apparso un pop-up con il messaggio: «Ci dispiace, TikTok non è disponibile al momento, una legge che proibisce TikTok è entrata in vigore negli Usa. Purtroppo, questo significa che non possiamo usare TikTok per ora. Siamo felici che il Presidente Trump abbia indicato che lavorerà ad una soluzione per ripristinare TikTok una volta insediatosi. Per favore, restate collegati!».

E così anche i rivenditori americani dell'app, da Apple a Oracle a Google, hanno dovuto congelare la licenza, pena una multa da 5.000 dollari per ogni download da parte dei clienti.

Trump per la sospensione del bando per 90 giorni

Occhi puntati sul presidente eletto dunque, che dopo aver cercato di bandire TikTok durante il suo primo mandato, se ne è appropriato come strumento di comunicazione in campagna elettorale e ha ora un debito di gratitudine verso di esso.

Trump ne ha discusso con il presidente cinese, Xi Jinping, e poi ha detto di voler sospendere il bando per 90 giorni con un decreto esecutivo già domani dopo l'insediamento.

«Mi piacerebbe che gli Stati Uniti avessero una quota del 50%» nella divisione americana di TikTok, ha affermato. Riscuotendo l'elogio dallo stesso Ceo singaporiano di TikTok, Shou Chew, non a caso invitato alla cerimonia d'insediamento alla Casa Bianca.

Questi, rispondendo alla Suprema Corte, che due giorni fa ha confermato l'entrata in vigore della legge anti-TikTok, aveva dichiarato: «Siamo grati e contenti di avere il supporto di un presidente che capisce veramente la piattaforma, che ha utilizzato TikTok per esprimere il suo pensiero e i suoi punti di vista» e «generando oltre 60 milioni di visualizzazioni».

In questi 90 giorni, cosa può accadere?

In questi 90 giorni, cosa può accadere? L'amministrazione Trump potrebbe spingere per approvare una nuova legge anche se sembra difficile visto che molti repubblicani condividono le preoccupazioni per la sicurezza che animarono la legge bipartisan.

Oppure creare le condizioni per una vendita, almeno parziale: soluzione che Bytedance rifiuta categoricamente, soprattutto perché gelosa custode del segreto di un algoritmo che, come spiega oggi un'analisi su Cnn, riesce a tenere gli utenti incollati, e che non intende cedere.

A ricreare un algoritmo nuovo si presterebbe il miliardario Frank McCourt, ex proprietario dei Los Angeles Dodgers di baseball, che in cordata con Kevin O'Leary della popolare trasmissione Shark's Tank, è uno dei due che si è offerto in questi giorni come potenziale acquirente dell'app, oltre agli sviluppatori del motore di ricerca su Intelligenza artificiale PerplexityAI.

Un cambio di algoritmo dopo un passaggio di mano, del resto, farebbero di TikTok una cosa tutta diversa e obbligherebbe gli utenti a scaricare una nuova app. Per ora il 'best buddy' Elon Musk non ha confermato un interessamento attribuitogli d'ufficio dai media: anche Musk ha ottimi rapporti con la dirigenza cinese, soprattutto perché produce nella Repubblica popolare le sue auto elettriche Tesla.

Tutto congelato dunque, per 36 ore, qualche giorno, o forse tre mesi: periodo durante il quale gestori e rivenditori avranno il dilemma se rischiare investimenti o perdere soldi.