Si è aperto oggi, mercoledì 24 gennaio, davanti al Tribunale distrettuale di Frauenfeld il processo all'ex capo dell'Ufficio di veterinaria del canton Turgovia e a tre suoi ex collaboratori accusati di varie omissioni nella vicenda della cosiddetta «fattoria degli orrori» di Hefenhofen, sgomberata nel 2017.
Agenti di polizia nella fattoria sgomberata con la forza l'8 agosto 2017 (foto d'archivio)
Il 7 agosto 2017, un gruppo di attivisti controlla l'ingresso di una fattoria di Brüschwil, nel comune turgoviese di Hefenhofen. La struttura appartiene all'allevatore condannato per maltrattamento di animali.
L'uomo non solo maltrattava le sue bestie, minacciava anche gli attivisti per i diritti degli animali e non rispettava le richieste delle autorità. La sua fattoria viene finalmente...
... sgomberata l'8 agosto 2017. Questo avviene con l'aiuto della polizia e anche di militari...
...arrivati per trasportare vari cavalli, bovini, maiali e altri animali.
93 cavalli, circa 50 mucche, 80 maiali, capre, pecore e quattro lama vengono sequestrati durante l'operazione.
L'8 agosto 2017 il veterinario cantonale della Turgovia, Paul Witzig, parla ai giornalisti delle condizioni degli animali nell'allevamento.
Come si è potuto arrivare a questo? Carmen Haag, allora presidentessa del Governo del Canton Turgovia, affronta le critiche degli animalisti a Frauenfeld il 16 agosto 2017.
Solo nove giorni dopo lo sgombero dell'allevamento, i cavalli vengono messi all'asta a Sand-Schönbühl, il 17 agosto 2017.
Gli attivisti criticano l'azione perché secondo loro non si è concentrata sul benessere degli animali.
Agenti di polizia nella fattoria sgomberata con la forza l'8 agosto 2017 (foto d'archivio)
Il 7 agosto 2017, un gruppo di attivisti controlla l'ingresso di una fattoria di Brüschwil, nel comune turgoviese di Hefenhofen. La struttura appartiene all'allevatore condannato per maltrattamento di animali.
L'uomo non solo maltrattava le sue bestie, minacciava anche gli attivisti per i diritti degli animali e non rispettava le richieste delle autorità. La sua fattoria viene finalmente...
... sgomberata l'8 agosto 2017. Questo avviene con l'aiuto della polizia e anche di militari...
...arrivati per trasportare vari cavalli, bovini, maiali e altri animali.
93 cavalli, circa 50 mucche, 80 maiali, capre, pecore e quattro lama vengono sequestrati durante l'operazione.
L'8 agosto 2017 il veterinario cantonale della Turgovia, Paul Witzig, parla ai giornalisti delle condizioni degli animali nell'allevamento.
Come si è potuto arrivare a questo? Carmen Haag, allora presidentessa del Governo del Canton Turgovia, affronta le critiche degli animalisti a Frauenfeld il 16 agosto 2017.
Solo nove giorni dopo lo sgombero dell'allevamento, i cavalli vengono messi all'asta a Sand-Schönbühl, il 17 agosto 2017.
Gli attivisti criticano l'azione perché secondo loro non si è concentrata sul benessere degli animali.
Le accuse vanno dall'abuso di autorità, al favoreggiamento, al maltrattamento di animali, fino all'amministrazione infedele e alla tentata coazione.
La sentenza è prevista il 19 marzo e per il dibattimento sono stati messi in agenda dieci giorni. Le richieste di pena saranno rese note solo all'inizio del processo.
Quando e come è scoppiato il caso?
Il caso legato a quella che la stampa aveva soprannominato la «fattoria degli orrori» era scoppiato il 3 agosto 2017, dopo che il Blick aveva pubblicato le foto di animali lasciati morire di fame o maltrattati, scattate da una ex dipendente dell'allevatore.
Quattro giorni più tardi, diversi attivisti per la protezione degli animali avevano assistito a debita distanza allo sgombero forzato della fattoria. Erano stati prelevati circa 250 animali tra cavalli, maiali, bovini, pecore, capre e lama. Novanta cavalli erano poi stati venduti all'asta.
Il proprietario assolto su quasi tutto, ecco perché
Lo scorso mese di marzo, al processo di prima istanza, il proprietario dell'allevamento è stato assolto da molti dei capi d'imputazione di cui era incriminato e condannato a otto mesi di detenzione con la condizionale.
Il Ministero pubblico, che ha presentato ricorso in appello, chiedeva una condanna a 6 anni e 4 mesi. La difesa si era battuta per un'assoluzione completa.
Il Tribunale distrettuale di Arbon aveva accertato diverse negligenze da parte dell'allevatore, ma aveva dato in gran parte ragione alla difesa per quel che riguarda i vizi di forma, criticando l'operato sia del Ministero pubblico che dell'Ufficio cantonale di veterinaria.
Cosa si rimprovera all'ex veterinario?
Per la corte, molte delle prove presentate dall'accusa non erano utilizzabili e all'accusato sono stati negati diversi diritti procedurali. Dalle indagini era emerso che nel corso degli anni l'allevatore si era opposto a tutte le decisioni delle autorità.
Un fascicolo è quindi stato aperto anche contro l'ex veterinario cantonale, che nel frattempo è andato in pensione. Il suo ufficio avrebbe effettuato vari controlli solo dopo aver preventivamente informato l'allevatore.
Sarebbe in pratica intervenuto troppo tardi, rendendosi complice dei maltrattamenti e avrebbe omesso di far rispettare un divieto parziale di tenere animali emanato già nel 2013 nei confronti dell'allevatore di Hefenhofen, come pure un divieto totale che risale al 2018.
pl, ats