Acqua gratis, ma solo se... 29 franchi per una bottiglia d'acqua? È successo a un festival svizzero

Christopher Schmitt

3.7.2024

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
Urbaniak/Südwestdeutsches Mediennetzwerk/dpa

Prezzi esorbitanti e spettacoli cancellati: questo è ciò che i partecipanti al primo festival all'aperto «Balkan Beats» hanno trovato sabato a Kloten. Non c'era infatti l'acqua gratuita annunciata e non hanno potuto assistere a tutte le esibizioni previste.

Christopher Schmitt

3.7.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Molti visitatori del primo festival all'aperto «Balkan Beats» di Kloten sono rimasti delusi: diversi spettacoli sono stati cancellati e c'erano prezzi elevati per le bibite.
  • A Kloten, l'ingresso è stato ritardato e l'evento è stato cancellato con due ore di anticipo.
  • Invece dell'acqua gratuita promessa per le temperature calde, i prezzi delle bevande hanno raggiunto in alcuni casi cifre da capogiro.
  • L'organizzatore ha giustificato le decisioni con le condizioni meteorologiche e le esigenze della città di Kloten.

Molti appassionati di musica avevano immaginato una giornata diversa prendendo parte al «Balkan Beats» di Kloten. Molti partecipanti al festival all'aperto, che si è svolto per la prima volta sabato 29 giugno, stanno sfogando la loro rabbia online, in particolare per gli spettacoli cancellati e i prezzi esorbitanti delle bibite.

Alla vigilia dell'evento gli organizzatori avevano pubblicizzato, tra le altre cose, la distribuzione di acqua gratuita, ma a quanto pare la promessa non è stata mantenuta: «Non ci è stata data, anche se era molto caldo e umido», ha dichiarato un giovane al portale «20 Minuten».

«Acqua gratis solo a partire da 30 gradi»

Gli assetati hanno quindi dovuto pagare di tasca propria per avere un po' d'acqua, ma i prezzi delle bottiglie erano davvero esorbitanti. «Quelle da 1,5 litri venivano vendute a 14, 21 o 29 franchi, a seconda dello stand». I prezzi elevati non si limitavano però all'acqua, ma erano eccessivi anche per quanto riguarda altre bevande .

E questo nonostante fosse stato vietato di portare nell'area del festival cibo e bevande.

L'organizzatore Anton Bibicaj ha dichiarato a «20 Minuten» che il personale del catering era stato incaricato di «fornire acqua gratuita se la temperatura avesse raggiunto i 30 gradi. Un valore che è stato superato per un'ora o due nel pomeriggio».

Bibicaj si è quindi scusato e ha aggiunto che probabilmente questo aspetto sarebbe dovuto essere comunicato più chiaramente ai partecipanti, nonostante il programma frenetico del festival.

Inizio ritardato, fine anticipata

Il problema delle bevande non è stato l'unico che ha fatto storcere il naso ai partecipanti. A causa di problemi tecnici, infatti, l'open air ha aperto gli ingressi solo alle 13, invece che alle 10, come previsto.

È successo perché, a causa delle cattive condizioni meteorologiche del giorno precedente, l'intera area del festival era sommersa dall'acqua, ha spiegato ancora Bibicaj: «Molti volontari hanno aiutato durante la notte e la mattina per poter tenere un open air sicuro e senza allagamenti. Purtroppo questo ha fatto sì che potessimo aprire solo più tardi e il programma è quindi stato posticipato».

Ma non è finita qui: il festival ha anche chiuso i battenti alle 20, anche se la festa sarebbe dovuta andare avanti fino alle 22. E non tutti gli artisti che erano sul posto hanno potuto esibirsi, come ad esempio Jala Brat e Buba Corelli, Inna, Devito e Aca Lukas. «Purtroppo non tutti gli artisti previsti hanno potuto esibirsi a causa del ritardo dovuto alle condizioni meteo».

Nuova edizione l'anno prossimo

Come ha però annunciato infine Bibicaj, sempre al «20 Minuten», l'anno prossimo ci sarà una seconda edizione del «Balkan Beats».

«Lo organizzeremo facendo un esame molto critico di quello di quest'anno: raccoglieremo tutti i feedback, adatteremo il tutto di conseguenza e ottimizzeremo i processi».

Inoltre, ci saranno sconti per i partecipanti all'open air di quest'anno: «Desideriamo scusarci formalmente per gli eventuali disagi causati», ha concluso l'organizzatore.