Imparando dalla storia Il monito del Papa: «Fermate il pericolo di guerra nucleare»

SDA

9.10.2022 - 19:20

Fermare il pericolo di una guerra nucleare, devastante, senza ritorno. L'appello arriva da Papa Francesco che chiede di imparare dalla storia.
Fermare il pericolo di una guerra nucleare, devastante, senza ritorno. L'appello arriva da Papa Francesco che chiede di imparare dalla storia.
Keystone

Fermare il pericolo di una guerra nucleare, devastante, senza ritorno. L'appello arriva da Papa Francesco che chiede di imparare dalla storia.

All'Angelus rievoca l'apertura del Concilio Vaticano II, sessanta anni fa, e sottolinea: «Non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c'erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: 'Così dice il Signore: Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita'».

Il pensiero del Pontefice torna dunque, anche oggi, all'Ucraina: «Oggi c'è una migrazione che ci fa soffrire tanto e ci fa aprire il cuore: la migrazione degli ucraini che fuggono dalla guerra. Non dimentichiamo oggi la martoriata Ucraina».

La minaccia nucleare era stata rievocata dal Papa anche nell'Angelus di domenica scorsa quando, nell'appello ai negoziati lanciato sia a Vladimir Putin che a Volodymyr Zelensky, aveva parlato del «rischio di un'escalation nucleare, fino a fare temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale». Sulla stessa linea d'onda il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che parlando del rischio atomica nel suo intervento alle Nazioni Unite di fine settembre aveva definito la minaccia «ripugnante».

Papa Francesco ha proclamato due nuovi santi

Oggi Papa Francesco ha proclamato due nuovi santi: Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti. Il primo è stato il fondatore degli scalabriniani, la congregazione che si occupa dei migranti; ieri erano gli italiani che a migliaia lasciavano la loro terra in cerca di fortuna e oggi sono coloro che, dalle zone più povere del pianeta arrivano anche in Italia.

Zatti, salesiano, è stato invece lui stesso migrante, trasferitosi con la famiglia dall'Italia all'Argentina.

Il Pontefice, nell'omelia della messa a San Pietro, ha usato parole durissime: «È scandalosa l'esclusione dei migranti, anzi, l'esclusione dei migranti è criminale, li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L'esclusione dei migranti – ha detto ancora Papa Francesco – è schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno... 'no, non li escludiamo, li mandiamo via'... ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi. Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto».

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