Colpiti molti bimbiEpidemia mortale in Congo: la misteriosa «malattia X» in 5 punti
Philipp Dahm
18.12.2024
Nella Repubblica democratica del Congo il sistema sanitario ha molte cose da affrontare, tra cui l'epidemia di Mpox e la «malattia X». (foto d'archivio)
dpa
Nella Repubblica democratica del Congo decine di persone, tra cui molti bambini sotto i cinque anni, stanno morendo a causa di una nuova malattia. Il Governo sta collaborando con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per scoprirne le cause.
18.12.2024, 20:36
Lea Oetiker
Hai fretta? blue News riassume per te
Dalla fine di ottobre 2024, centinaia di persone si sono ammalate della misteriosa «malattia X» nella provincia di Kwango, nel sud-ovest della Repubblica democratica del Congo.
Particolarmente colpiti sono i bimbi di età inferiore ai cinque anni.
L'OMS ha parlato di almeno 31 morti, ma secondo le autorità locali sono oltre 130.
Le cause esatte sono ancora in corso d'accertamento.
Dalla fine di ottobre 2024, un numero impressionante di persone è morto nel sud-ovest della Repubblica democratica del Congo. Lo ha annunciato ufficialmente il Governo del Paese il 4 dicembre. Il motivo è una nuova malattia.
Le persone colpite soffrono di sintomi simili a quelli dell'influenza.
Ecco le cinque cose più importanti da sapere sulla misteriosa «malattia X»:
Epidemia e prima segnalazione
Il primo caso di malattia è stato registrato il 24 ottobre nella regione di Panzi, nella provincia di Kwango, nel sud-ovest della Repubblica democratica del Congo. Il Ministero della salute congolese e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno però ricevuto un allarme solo una settimana dopo.
Il motivo è che la regione di Panzi è molto remota e di difficile accesso. Di solito ci vogliono più di due giorni per raggiungerla dalla capitale Kinshasa, distante 700 chilometri.
Inoltre siamo nel bel mezzo della stagione delle piogge, il che rende il viaggio ancora più lungo, faticoso e difficoltoso.
Posizione della regione di Panzi.
Google Earth
In questa regione si verificano anche frequenti scontri armati con bande itineranti, che rendono gli spostamenti molto pericolosi e limitati. La rete di telefonia mobile è, nel migliore dei casi, discontinua.
Di conseguenza, le informazioni sui focolai di malattia tardano a uscire dalla regione e anche il personale specializzato, le attrezzature diagnostiche e i farmaci arrivano con ritardo.
Sintomi e progressione
La malattia viene definita «misteriosa» perché non ne si conosce ancora esattamente la causa.
Le persone affette dall'enigmatica «malattia X» presentano sintomi simili a quelli dell'influenza, come febbre, tosse, mal di testa e dolori agli arti, problemi respiratori e anemia.
I bambini sotto i cinque anni sono particolarmente colpiti. Molte delle persone infettate erano anche gravemente malnutrite, il che può rendere qualsiasi infezione potenzialmente pericolosa per la vita.
Cifre attuali
Dalla fine di ottobre, in Congo sono stati registrati 527 casi di malattia. L'OMS ha parlato di 31 morti, ma le autorità locali hanno indicato invece oltre 130 decessi. I numeri aumentano di giorno in giorno.
Il ministro congolese della Sanità Roger Kamba. (foto d'archivio)
Samy Ntumba Shambuyi/AP
La scorsa settimana l'autorità sanitaria africana African CDC e l'OMS hanno inviato nella regione squadre di esperti, dotate di telefoni satellitari, farmaci e test rapidi per agenti patogeni noti come l'influenza, la malaria e Il Covid-19, tra gli altri.
Sono stati pure prelevati campioni da singoli pazienti, che vengono analizzati in un laboratorio biomedico di Kinshasa.
Cosa c'entra la malaria con la malattia?
Dieudonné Mwamba, direttore dell'Istituto di sanità nazionale di Kinshasa, ha ora confermato che la malaria è stata trovata in un totale di dieci dei dodici campioni analizzati.
Se i pazienti sono affetti esclusivamente da malaria o anche da una malattia precedentemente sconosciuta potrà essere determinato solo dopo ulteriori indagini.
L'autorità sanitaria africana CDC Africa ha spiegato che i campioni provenienti dalla zona colpita di Panzi erano in cattive condizioni. Pertanto, non sono ancora disponibili ulteriori informazioni.
Il direttore generale del CDC, Jean Kaseya, ha dichiarato di essere in contatto con Placide Mbala, capo dell'Istituto di Epidemiologia della capitale del Congo, Kinshasa.
«L'area soffre anche di alti livelli di malnutrizione e bassa copertura vaccinale, lasciando i bambini vulnerabili a una serie di malattie tra cui malaria, polmonite, morbillo e altre», ha affermato il direttore generale dell'Oms.
In ogni caso, «ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte», ha concluso Ghebreyesus.
Una zanzara che succhia il sangue: gli esperti stanno indagando se la malaria stia influenzando la nuova malattia.
Keystone
Secondo Mbala, in loco non sono stati prelevati tamponi dal naso e dalla gola di persone potenzialmente infette. In un messaggio, ha spiegato: «Stiamo ancora facendo alcune analisi preliminari, ma aspetteremo nuovi campioni per determinare cosa sta succedendo ed eventualmente identificare l'agente patogeno».
Secondo Kaseya, un'équipe multidisciplinare delle autorità sanitarie congolesi, del CDC e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è in viaggio per ottenere nuovi campioni. E continua: «Al momento, non stiamo rilasciando dichiarazioni ufficiali su questa malattia».
Sfide nella diagnosi
Diversi fattori rendono difficile l'identificazione della causa della malattia. La posizione remota della regione di Panzi, la scarsa assistenza sanitaria e lo stato nutrizionale catastrofico della popolazione pongono sfide importanti.
Inoltre, le infrastrutture sono talmente inadeguate che ci vogliono più di due giorni per arrivare dalla capitale Kinshasa alla zona colpita.
«L'area soffre anche di alti livelli di malnutrizione e bassa copertura vaccinale, lasciando i bambini vulnerabili a una serie di malattie tra cui malaria, polmonite, morbillo e altre», ha affermato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus la scorsa settimana.
In ogni caso, «ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte».
Gli operatori sanitari in Congo hanno attualmente molto da fare, non solo con l'Mpox ma anche con l'inquietante "malattia X".
Moses Sawasawa/AP/dpa
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