Si chiama «KP.2» In circolazione una nuova variante del Covid ancora più contagiosa

Andreas Fischer

7.6.2024

Il SARS-CoV-2 continua a mutare. Ora si sta diffondendo la nuova variante KP.2.
Il SARS-CoV-2 continua a mutare. Ora si sta diffondendo la nuova variante KP.2.
Immagine: Keystone/NIAID/NIH

Il numero di infezioni da Covid è di nuovo in aumento anche in Svizzera. E in circolazione in tutto il mondo c'è una nuova variante del virus, la «KP.2», che è ancora una volta più contagiosa della precedente. Non è chiaro se la mutazione porterà a un'ondata estiva.

Andreas Fischer, Zürich

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  • I casi di Covid sono di nuovo in aumento in molti Paesi.
  • La causa è la nuova variante del virus, chiamata «KP.2».
  • Gli scienziati attestano l'elevata «idoneità virale» della mutazione.
  • C'è dunque da aspettarsi una possibile un'ondata estiva.

Nonostante l'arrivo della stagione calda (anche se la meteo rimane un po' altalenante in Svizzera), i casi di Covid sono di nuovo in aumento in molti Paesi.

Dall'inizio di maggio è stata osservata una leggera crescita anche in Svizzera, sebbene a un livello basso, come si nota dai sistemi di rilevamento del Covid dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Responsabile dell'incremento del numero di infezioni è la variante Omicron «KP.2», discendente della variante più recente «JN.1». Secondo l'Istituto Robert Koch (RKI), «KP.2» è già dominante in Germania.

I vaccini devono essere adattati alle nuove varianti

Le nuove varianti del virus non sono insolite. «La KP.2 fa parte della graduale evoluzione della SARS-Cov-2», ha dichiarato Emanuel Wyler del Centro Max Delbrück per la Medicina Molecolare di Berlino, citato dal quotidiano berlinese «Tagesspiegel». «Non ci si può aspettare che si fermi».

La nuova variante però si riproduce circa il 32% più velocemente di quella precedente. Uno studio giapponese conferma che ha una maggiore «idoneità virale», ma gli scienziati non sono ancora in grado di stimare se ciò comporterà un'ondata estiva di Covid. E l'Ufficio federale della sanità pubblica non ha risposto a una nostra richiesta di informazioni entro la scadenza della pubblicazione.

In ogni caso, Wyler non vede alcun motivo di preoccupazione. Il salto di mutazione rispetto alla precedente variante è relativamente piccolo: sono cambiati solo tre aminoacidi nella proteina «spike», che i virus utilizzano per agganciarsi alle cellule. E il sistema immunitario è in grado di intercettare più facilmente le modifiche più piccole rispetto a quelle più grandi.

Ciononostante, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense sta consigliando ai produttori di vaccini di puntare sulla variante «KP.2» per la campagna autunnale, come ha appreso l'agenzia di stampa «Reuters».