900 sfollati Il maltempo fa paura in Emilia-Romagna, fuga sui tetti a Cesena

SDA

16.5.2023 - 20:32

Novecento persone fatte sfollare in Emilia Romagna, con strutture allagate e fiumi in piena o esondati, tanto che a Cesena la gente è stata costretta a salire sui tetti.

Anche Marche e Abruzzo sono alle prese con frane e fango, mentre nel Veneto, con il ritorno dell'acqua alta, è stato nuovamente disposto l'innalzamento delle barriere del Mose.

Il ciclone tunisino che arriva dal Nordafrica continua a fare danni in Italia, dove secondo le previsioni le piogge e le temperature basse proseguiranno almeno fino a giovedì, quando ci sarà una tregua.

La situazione più difficile è sulle coste e i rilievi romagnoli, territori per i quali la Protezione civile ha già diramato lo stato di allerta rossa sul rischio di criticità idrauliche e idrogeologiche anche per le prossime ore.

Scuole chiuse e tunnel bloccati

Da Bologna a Rimini – dove le scuole saranno chiuse come in molte altre parti d'Italia – le autorità locali si sono trovate a gestire «una situazione molto difficile», chiedendo alla popolazione di evitare di circolare nella zona di Riccione, con tunnel e ponti bloccati oltre a molte strade della città non percorribili.

Persino il piano terra del pronto soccorso dell'ospedale cittadino è rimasto completamente allagato e hanno già fatto il giro dei social le immagini di chi ha tirato fuori il materassino gonfiabile con i remi per riuscire a passare da una parte all'altra della città.

Sono dieci i fiumi dell'Emilia-Romagna che hanno superato la soglia di allerta 3 ed a Cesena il Savio ha raggiunto «livelli storici mai visti», tanto che alcuni abitanti sono stati costretti a salire sui tetti per essere poi recuperati con gli elicotteri.

Finora sono state evacuate per il maltempo novecento persone nella regione, più della metà di queste nel Ravennate: nella città il Comune ha invitato i circa cinquemila abitanti delle frazioni più vicine al fiume Savio ad allontanarsi dai piani terra.

Treni soppressi in alcuni tratti tra Bologna e Rimini

A causa del maltempo la circolazione ferroviaria è stata sospesa nei tratti di alcune linee che da Bologna (nel capoluogo emiliano inoltre è nuovamente esondato il torrente Ravone) o Ferrara portano a Rimini. Tra le struttura evacuate in via precauzionale c'è anche il paddock nell'autodromo «Enzo e Dino Ferrari» di Imola: finora nessun allagamento, ma le autorità continuano a monitorare la situazione e viste al momento non sarebbe a rischio il Gran premio di Formula uno, che si terrà dal 19 al 21 maggio.

L'allerta frane e straripamenti si estende anche sulle città adriatiche più a sud: Pesaro, nelle Marche, è allagata a causa delle esondazioni sparse del torrente Genica che attraversa la città mente è in arrivo la piena del fiume Foglia che viene dall'entroterra. Sulle strade della provincia sono diverse le segnalazioni di cedimenti che hanno portato problemi alla circolazione e chiusure.

Problemi anche in altre regioni

Problemi anche in Abruzzo, in particolare nell'entroterra della provincia di Pescara, dove le strade sono state invase dal fango e la viabilità è andata in tilt.

Le piogge torrenziali si sono abbattute però anche a nord. Sono oltre cento le richieste di intervento giunte ai centralini dei vari comandi dei vigili del fuoco in Friuli Venezia Giulia per i danni o situazioni di pericolo dovute al forte vento. E in Veneto dopo molte settimane di assenza è tornata a Venezia l'acqua alta: il centro maree del Comune ha calcolato una punta massima di 110 centimetri, per questo è prevista l'attivazione del sistema di barriere mobili del Mose a protezione della città.