Giustizia Tariq Ramadan a processo per violenza carnale si difende: «L'accusatrice mente»

pl, ats

16.5.2023 - 10:07

L'islamologo Tariq Ramadan, da lunedì a processo davanti al Tribunale penale di Ginevra, ha contestato nel primo giorno di dibattimenti le accuse di violenza carnale e coazione sessuale affermando di non aver mai avuto rapporti sessuali con la donna che lo ha denunciato.

L'islamologo Tariq Ramadan al suo arrivo in tribunale lunedì mattina.
L'islamologo Tariq Ramadan al suo arrivo in tribunale lunedì mattina.
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Keystone-SDA, pl, ats

«Sono io la vittima di molestie» e non il predatore, come sostiene l'accusatrice, ha dichiarato il 60enne in apertura del processo.

L'islamologo sostiene inoltre di aver ricevuto dalla donna che lo ha denunciato, conosciuta dalla stampa e dal pubblico con lo pseudonimo di «Brigitte, già prima del loro primo incontro, decine di messaggi in cui lei diceva di trovarlo attraente e sexy.

Dopo il presunto stupro, avvenuto in una stanza d'albergo di Ginevra nell'ottobre 2008, Tariq Ramadan ha detto di aver ricevuto altri messaggi dalla donna, la quale non parlava di abusi e violenze, «ma mi diceva che mi amava». «Mi ha chiesto di fidarmi di lei», ha aggiunto.

«Non ho mai picchiato una donna»

«Non sono violento, non ho mai picchiato una donna», ha insistito l'islamologo. Davanti ai giudici, Tariq Ramadan, che è accusato di stupro anche da quattro donne in Francia, ha ammesso solo un errore, quello di non aver riconosciuto subito davanti agli inquirenti di aver intrattenuto relazioni extraconiugali.

Il dibattimento dovrebbe durare due giorni. Tra i testimoni che saranno chiamati a deporre martedì c'è anche il controverso comico francese Dieudonné. La donna che accusa Ramadan è una sua conoscente e e si sarebbe confidata con lui dopo la notte trascorsa con l'islamologo, vantandosi di essere andata a letto con lui, senza mai parlare di stupro.

Il controverso comico francese Dieudonné testimonia al secondo giorno di processo, qui al suo arrivo in tribunale, martedì mattina, il 16 maggio.   
Il controverso comico francese Dieudonné testimonia al secondo giorno di processo, qui al suo arrivo in tribunale, martedì mattina, il 16 maggio.   
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La presunta vittima ha presentato denuncia nel 2018. Sostiene di essere stata portata dal predicatore in una stanza d'albergo della città di Calvino e sottoposta a brutali atti sessuali, accompagnati da violenze e insulti la sera del 28 ottobre 2018.

La donna si era convertita all'Islam. Aveva incontrato Ramadan per la prima volta in occasione di una presentazione di un suo libro alcuni mesi prima dei presunti abusi sessuali.

«Brigitte» (dietro a sinistra con una mascherina)con il suo avvocato Robert Assael, davanto alla stampa all'uscita del primo giorno di processo.
«Brigitte» (dietro a sinistra con una mascherina)con il suo avvocato Robert Assael, davanto alla stampa all'uscita del primo giorno di processo.
KEYSTONE/KEYSTONE/Pierre Albouy

Incriminato anche in Francia

Dalla presentazione della denuncia al processo sono trascorsi cinque anni. Il fatto che all'inizio Ramadan, indagato in Francia, non potesse lasciare l'Esagono, spiega in parte la lentezza della procedura. Nell'estate del 2022, la procura di Parigi lo ha incriminato per stupri commessi tra il 2009 e il 2016 su quattro donne.

Ramadan è il nipote del fondatore egiziano dei Fratelli musulmani, Hasan al-Banna. Suo padre Said fuggì in Svizzera nel 1954. Prima di diventare una figura mediatica e di sollevare l'interesse di una parte della gioventù musulmana con i suoi discorsi, Tariq Ramadan è stato per alcuni anni professore di filosofia e civilizzazione islamica all'università di Ginevra.

Ha pure insegnato studi islamici contemporanei all'università di Oxford (GB), ma nel 2017 il rettorato di questa prestigiosa alta scuola lo ha sospeso proprio in seguito alle accuse di violenza sessuale emerse in Francia.