Argovia Due carri allegorici del carnevale di Brittnau suscitano scalpore

zis

21.2.2024

Al carnevale di Brittnau nel Canton Argovia due carri allegorici hanno suscitato scalpore (immagine illustrativa).
Al carnevale di Brittnau nel Canton Argovia due carri allegorici hanno suscitato scalpore (immagine illustrativa).
Keystone

Già l'anno scorso il carnevale di Brittnau nel Canton Argovia ha suscitato scalpore con un volantino. Al corteo di quest'anno due dei carri allegorici che hanno sfilato hanno suscitato diverse critiche.

zis

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Due discutibili carri allegorici hanno fatto scalpore a Brittnau nel Canton Argovia durante i festeggiamenti del carnevale.
  • L'associazione organizzatrice del carnevale ha attirato già critiche l'anno scorso.
  • Non è chiaro il motivo per cui allusioni simili siano state fatte nuovamente durante il carnevale di quest'anno.

Due carri allegorici hanno fatto scalpore durante il carnevale del comune argoviese di Brittnau. Uno dei due era decorato con lo slogan (tradotto in italiano): «Mi sento così LGBTQ dopo la decima birra, non so più se sono uomo, donna o addirittura un animale», come riporta l'«Aargauer Zeitung».

Su un altro carro era riprodotto un grande condominio con la facciata nera, alludendo a una nuova costruzione nel villaggio. Sulla replica era montata l'iscrizione (tradotta in italiano): «Un grande risultato degli architetti, sembra un villaggio della parola che inizia per N». Il riferimento è all'inglese n-word, cioè l'insulto razzista con cui erano descritti gli afroamericani.

Secondo il giornale argoviese non è chiaro chi sia responsabile della progettazione dei carri. I numeri di targa di questi sono stati omessi.

Un anno fa nella bufera era finito un volantino

L'organizzazione Häfe-Zunft Brönznau si è già dovuta preoccupare di critiche simili un anno fa. Allora nella bufera era finito il volantino pubblicitario del carnevale dai toni eloquentemente razzisti. «Tutto quello che viene detto va prima controllato per vedere se nella frase non ci sia una parola vietata. Ora vogliamo far rivivere gli pseudonimi perduti nel nostro carnevale», recitava il volantino, dove si leggevano parole come «occhi a fessura», «zingaro» e la parola che inizia con la «N».

Dopo che il fatto è venuto alla luce, l'associazione del carnevale si è difesa davanti all'«Aargauer Zeitung» e ha detto che tutti erano i benvenuti ai festeggiamenti carnascialeschi. Non c'era nessuna intenzione di discriminare o attaccare nessuno.

Le stesse critiche oggetto di un carro

Quest'anno le critiche sono state un tema proprio durante la sfilata. Su un carro c'era scritto: «Siamo seduti qui in bianco neutro, forse il Tagblatt-Klaus può capirlo». Il riferimento è al «Zofinger Tagblatt», che un anno fa ha parlato del volantino.

Non è chiaro il motivo per cui allusioni simili siano state fatte nuovamente durante il carnevale. La Häfe-Zunft non si è ancora pronunciata sull'argomento con il giornale argoviese e una domanda in merito è rimasta senza risposta.