Maltempo «Una tragedia» a Mayotte, Macron invoca il lutto nazionale

SDA

17.12.2024 - 20:08

Nell'arcipelago di Mayotte circa un terzo della popolazione vive in condizioni di precarietà, in baracche o bidonville, rase al suolo dalla furia devastatrice dell'uragano «Chido» (foto d'archivio).
Nell'arcipelago di Mayotte circa un terzo della popolazione vive in condizioni di precarietà, in baracche o bidonville, rase al suolo dalla furia devastatrice dell'uragano «Chido» (foto d'archivio).
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«Una tragedia»: a tre giorni dal devastante uragano che ha colpito Mayotte, il bilancio ufficiale provvisorio resta di «una ventina di morti», come detto all'Assemblée Nationale dal premier incaricato della Francia, Francois Bayrou.

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Ma il conteggio definitivo «non è al momento concluso», puntualizza mentre continua la corsa contro il tempo per ritrovare eventuali sopravvissuti sotto alle macerie di baracche e bidonville.

Da Ginevra, la Croce Rossa annuncia di aver perso i contatti con oltre 200 volontari dell'organizzazione, una situazione forse in parte legata al black out delle comunicazioni ancora non ripristinate.

Bersagliato dalle polemiche per essere rimasto nel suo «feudo» di Pau, dove è ancora sindaco, invece di volare a Mayotte, il premier ha parlato di «200 feriti gravi» e altri 1'500 in condizioni preoccupanti.

Situato nell'Oceano indiano, l'arcipelago di Mayotte è il territorio più povero di Francia, dove circa un terzo della popolazione vive in condizioni di precarietà, in baracche o bidonville, rase al suolo dalla furia devastatrice dell'uragano «Chido».

Il passaggio del ciclone, sabato scorso, è stato definito «una tragedia» dal presidente Emmanuel Macron, il quale ha annunciato una visita sul posto «nei prossimi giorni», nonché una giornata di lutto nazionale.

«L'isola è totalmente devastata»

Intanto, un coprifuoco dalle 22 alle 4 del mattino è stato annunciato da oggi. La decisione varata dal ministero dell'Interno di Parigi è stata presa «per ragioni di sicurezza», ovvero, scongiurare i saccheggi in un momento in cui Mayotte si trova di fronte a una penuria di acqua e cibo.

«L'isola è totalmente devastata», dichiara il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, di ritorno ieri sera nell'isola di La Réunion dopo un passaggio a Mayotte, precisando che «il 70% degli abitanti sono stati gravemente colpiti».

Retailleau ha annunciato l'arrivo «nei prossimi giorni» di 400 gendarmi per dare man forte ai 1'600 presenti. Priorità di Parigi è garantire i «bisogni vitali» degli abitanti in acqua e cibo, ha puntualizzato l'emissario del governo.

«A Mayotte, i nostri connazionali scampati alla devastazione hanno sete e fame. Alcuni sono tagliati fuori da qualsiasi mezzo di comunicazione e non hanno notizie dei propri cari», deplora in un messaggio pubblicato su X la capogruppo del Rassemblement National, Marine Le Pen, mentre la presidente dell'Assemblea nazionale, Yael Braun-Pivet, deplora che Bayrou sia rimasto nella Francia continentale: «Avrei preferito che prendesse l'aeroplano per Mayotte», ha detto.

C'è il rischio di una crisi sanitaria

Secondo le autorità locali, sul posto dove 80% della rete mobile risulta ancora indisponibile, cominciano a manifestarsi tensioni. Il presidente del consiglio dipartimentale, Ben Issa Ousseni, evoca il rischio di una crisi sanitaria.

Danneggiati anche l'unico ospedale (che sta progressivamente riprendendo a funzionare e a cui si aggiungerà nelle prossime ore un ospedale da campo) e l'aeroporto, chiuso almeno fino a giovedì.

Molte strade risultano impraticabili, soprattutto nella parte nord. Intervistato dalla TV pubblica locale, il prefetto di Mayotte, François-Xavier Bieuville, aveva evocato nei giorni scorsi «diverse centinaia» di morti, «forse qualche migliaio».

Secondo lui, sarà tuttavia «molto difficile avere un bilancio finale», visto che la tradizione musulmana, molto radicata in questo territorio, vuole che i defunti vengano seppelliti entro 24 ore.

A complicare il conteggio delle vittime, la popolazione cosiddetta «irregolare» che a Mayotte supera le 100'000 persone sui 320'000 abitanti ufficiali. Ieri, 25 primi pazienti in ''situazione urgente'' sono stati evacuati verso La Réunion.