In Europa Continua il caos dei voli, Heathrow in difficoltà

SDA

15.7.2022 - 19:40

È caos in molti scali europei con viaggiatori costretti a pazientare ore prima di potersi imbarcare.
È caos in molti scali europei con viaggiatori costretti a pazientare ore prima di potersi imbarcare.
Keystone

Cancellazioni, ore di ritardi, passeggeri inferociti e bagagli persi: è un'estate nera per il trasporto aereo e per tutti quei viaggiatori che, dopo due anni di covid e restrizioni, speravano di andare in vacanza nonostante la pandemia stia rialzando la testa.

Dalla Spagna al Portogallo, dalla Gran Bretagna alla Germania, la situazione negli scali è incandescente. Come le temperature.

Con Heathrow, uno dei principali hub europei di smistamento dei voli del vecchio continente e intercontinentali, che sfiora il collasso: un vero e proprio 'Airmageddon', è la parola coniata per descrivere la situazione nell'aeroporto londinese.

Molti i problemi

Carenza del personale, low cost che non hanno reintegrato equipaggi e personale di terra dopo i tagli legati alla pandemia, il quadro è complicato.

E il risultato, secondo prime stime di settore, è che a metà luglio erano già quasi 16 mila i voli cancellati per agosto. Vale a dire circa il 2% del totale.

Solo Lufthansa, la compagnia aerea tedesca, ha annunciato nei giorni scorsi la cancellazione di altri 2.000 voli fino a fine agosto negli scali di Francoforte e Monaco.

La situazione a Heathrow è critica

Ma nell'occhio del ciclone resta l'aeroporto londinese di Heathrow, che nei giorni scorsi ha chiesto alle compagnie aeree di non vendere più biglietti per l'estate – scatenando la reazione di vettori mondiali come Emirates e Delta – mettendo un tetto massimo di 100 mila passeggeri al giorno contro un traffico che nell'estate pre-pandemia ne aveva visto transitare oltre 22 milioni, facendo guadagnare all'aeroporto il primato per numero di viaggiatori.

Una decisione non inedita, che segue quella di fine aprile presa dall'aeroporto di Amsterdam Schipol, la cui società di gestione aveva chiesto alle compagnie aeree di cancellare voli e non accettare nuove prenotazioni, sempre per problemi legati al personale.

John Holland-Kaye, responsabile di Heathrow, ha parlato di «periodi in cui il servizio scade ad un livello inaccettabile con lunghi tempi di coda, ritardi per i passeggeri che necessitano di assistenza, bagagli che non viaggiano con passeggeri, arrivi in ritardo, scarsa puntualità e cancellazioni dell'ultimo minuto».

Se la compagnia aerea britannica Virgin Atlantic ha affermato di sostenere la politica di Heathrow «purché l'azione proposta non abbia un impatto sproporzionato sui vettori di origine all'aeroporto», British Airways, che ha già tagliato decine di migliaia di voli estivi per carenza di personale, lascerà a terra altri sei aerei al giorno a corto raggio mentre Emirates ha fatto muro, definendo «irragionevole e inaccettabile» una situazione che ha definito 'airmageddon'.

Quanto durerà ancora il caos?

La compagnia statunitense Delta Air Lines è intanto ricorsa a una «soluzione creativa»: un volo senza viaggiatori da Londra al suo hub di Detroit con a bordo soltanto 1.000 valigie perse dopo la cancellazione di un volo da Heathrow.

In Italia, intanto, è atteso per domenica prossima uno sciopero delle compagnie low cost Ryanair, Easyjet e Volotea: programmato per l'intera giornata è stato poi ridotto a 4 ore (dalle 14 alle 18).

Secondo Iata, il traffico interno a livello globale dovrebbe tornare ai livelli pre-crisi nel 2023 e nel 2025 per le rotte a lungo raggio, ma le incognite legate ai tagli del personale persistono e il picco delle partenze deve ancora arrivare: l'estate 2022 resta calda anche ad alta quota.

SDA