Infanzia e abusi Petizione di Guido Fluri sugli abusi, consegnate all'UE oltre mezzo milione di firme

pv, ats

6.12.2023 - 15:00

I promotori dopo la consegna delle oltre 540mila firme a Bruxelles.
I promotori dopo la consegna delle oltre 540mila firme a Bruxelles.
Keystone

La petizione, ideata in Svizzera, a favore della proposta di legge per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori e per intensificare gli sforzi a sostegno dei sopravvissuti ha riscosso grande successo.

Le oltre 540.000 firme raccolte sono state consegnate oggi a Bruxelles nel corso di un evento al Parlamento europeo alla presenza delle Eurodeputate Hilde Vautmans e Catharina Rinzema, della Commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson e del Ministro degli Interni spagnolo Fernando Grande-Marlaska.

All'origine della petizione – il cui obiettivo è di chiedere il rafforzamento della legislazione in materia di violenza sessualizzata su Internet – vi è Justice Initiative, Ong della Fondazione Guido Fluri.

L'imprenditore svizzero è padre fra l'altro dell'iniziativa per la riparazione volta a concedere assistenza e un risarcimento alle persone oggetto di collocamenti coatti.

Su Internet, la distribuzione di materiale pedopornografico (CSAM) sta crescendo in modo esponenziale: da 1 milione di segnalazioni nel 2010 a 32 milioni (con complessivamente 88 milioni di immagini e video) nel 2022.

I rapporti indicano che alcune aziende attive e con server nell'UE sono diventate i maggiori host di CSAM a livello globale: l'Europa è diventata un centro di smistamento del traffico di immagini di violenza sessualizzata su Internet.

40 organizzazioni partner

Sopravvissuti di tutta Europa assieme a 40 organizzazioni partner hanno collaborato con Justice Initiative per portare agli occhi dell'Unione europea la volontà dell'opinione pubblica di avere una maggiore protezione dei minori contro gli abusi sessuali.

La petizione ha raccolto oltre mezzo milione di firme in tutti i Paesi dell'UE, dalla Spagna alla Germania, dalla Grecia alla Romania, dalla Finlandia alla Svezia e altri ancora.

Il successo della petizione dimostra che gran parte dei cittadini vuole urgentemente un maggiore sostegno ai sopravvissuti e una maggiore protezione dei minori contro gli abusi sessuali, soprattutto online.

Valori dell'Europa non valgono in Internet?

La legislazione deve dare priorità agli interessi dei bambini trovando un equilibrio con le richieste legate alla protezione dei dati. Tuttavia mettere la privacy degli utenti al di sopra di tutti gli altri diritti fondamentali, compresa la protezione dei bambini, tradisce i valori dell'UE.

Secondo Guido Fluri, «i valori su cui si fonda l'Europa comprendono il rispetto della dignità umana, della libertà e dell'uguaglianza, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. Ecco perché ci chiediamo: Questi valori non si applicano anche su Internet, dove i diritti dei bambini vengono violati brutalmente ogni giorno?».

Protezione dell'infanzia, un diritto

Sopravvissuti, organizzazioni per la tutela dei minori e cittadini di tutta Europa chiedono che l'UE assuma una posizione di leadership mondiale adottando la proposta per prevenire e combattere meglio gli abusi sessuali sui minori.

La legislazione proposta richiederebbe alle aziende di adottare misure per prevenire i danni ai bambini sulle loro piattaforme e, ove necessario, di individuare, segnalare e rimuovere efficacemente i contenuti che ritraggono abusi sessuali su minori.

L'importanza di questa legislazione è stata sottolineata pure dall'Eurodeputata Hilde Vaultmans: «Centinaia di migliaia di persone, tra cui sopravvissuti e gruppi di protezione dell'infanzia, hanno firmato la petizione. In quanto rappresentanti del popolo, abbiamo compreso questo segnale. Abbiamo il mandato di proteggere la prossima generazione».

Il volere di una maggioranza silenziosa

Dal canto suo la Commissaria europea Ylva Johansson ha sottolineato: «Questo è un momento decisivo. Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE stanno decidendo il testo finale della proposta. Vi esorto ad ascoltare la maggioranza silenziosa, ad ascoltare i sopravvissuti e a sostenere la mia proposta, per proteggere i bambini dal peggior crimine che si possa immaginare».

Anche la Presidenza spagnola del Consiglio dell'UE si unisce alla richiesta di una forte protezione.

Il ministro spagnolo Fernando Grande Marlaska è fermamente intenzionato a cercare un compromesso fattibile: «Siamo un po' più vicini al raggiungimento di questo obiettivo, con un testo legislativo attualmente in discussione, sul quale stiamo mettendo tutto il nostro impegno».

Problema globale

L'abuso sessuale di minori online è un problema globale che trascende confini, culture e strati sociali. Dietro ogni fredda e straziante statistica, troviamo storie di bambini sopravvissuti che hanno subito danni fisici, emotivi e psicologici per mano di predatori che approfittano della facilità con cui possono accedere alle loro vittime attraverso internet.

La proposta di legge dell'UE è cruciale per prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori negli anni a venire. Senza questa legislazione, non ci sarà un modo legale per garantire che i fornitori di servizi Internet proteggano i bambini nell'Unione europea.

La legislazione stabilirà le regole per le aziende di internet al fine di impedire la circolazione di immagini e video di bambini che vengono abusati sessualmente e per evitare che gli adulti si avvicinino ai bambini online per abusarne sessualmente.

Se necessario, le aziende dovranno individuare, segnalare e rimuovere tali immagini e video. Verrà inoltre creato un Centro dell'UE per la prevenzione e la lotta contro gli abusi sessuali sui minori che garantirà la trasparenza e la responsabilità di questo processo e faciliterà gli sforzi per assistere le vittime in tutta l'UE.

pv, ats