FFSL'ex regia abbandona parte del nuovo piano di monitoraggio nelle stazioni
ns, ats
13.3.2023 - 10:37
Le FFS rinunciano a parte degli obiettivi che si erano prefissate con l'istallazione di nuove telecamere di sorveglianza in una sessantina di stazioni, quelle più grandi del paese. Una delle ragioni addotte dalla direzione è la preoccupazione del pubblico.
ns, ats
13.03.2023, 10:37
13.03.2023, 12:10
SDA
Il progetto, reso noto dal periodico consumeristico svizzero tedesco K-Tipp alla metà di febbraio, da allora suscita accese discussioni in Svizzera. Sono persino stati inoltrati atti parlamentari a Berna.
Con la nuova videosorveglianza, le FFS avrebbero tra l'altro ottenuto informazioni relative all'età, al sesso e alla statura e corpulenza dei clienti. Dopo aver valutato l'utilità del nuovo sistema di misurazione dei flussi di passeggeri, le FFS hanno deciso di rinunciare a questa opzione, hanno indicato oggi, lunedì, in occasione della presentazione dei risultati annuali. L'ex regia ha deciso di concentrarsi sulla funzionalità principale del nuovo sistema.
Ducrot: «Vantaggi del sistema insufficienti»
La «segmentazione della clientela» era un aspetto «opzionale» nel bando per l'acquisto di un «nuovo sistema di misurazione della frequenza», indicano le FFS in un comunicato ad hoc.
«Naturalmente le FFS avrebbero acquistato un sistema del tutto conforme alle disposizioni vigenti sulla protezione dei dati, ma i vantaggi per l'attività di base della ferrovia non sono a mio parere sufficienti», dichiara il CEO delle FFS Vincent Ducrot, citato nella nota.
Il friburghese aggiunge di aver recepito e preso sul serio i timori da parte della politica e dell'opinione pubblica: «La fiducia nei confronti delle FFS ha una grande importanza per me».
Nuovo bando di concorso...
Le FFS intendono modificare il bando e sottoporre le offerte ricevute a una valutazione d'impatto in materia di protezione dei dati. L'azienda selezionerà l'offerta migliore solo previa valutazione da parte dell'Incaricato federale della protezione dei dati e per la trasparenza (IFPDT).
L'aggiudicazione avverrà presumibilmente nel primo trimestre 2024, e non come pianificato inizialmente a giugno 2023. Il sistema entrerà in funzione presumibilmente a inizio 2025.
...dopo tentativi di spiegazione
Una settimana dopo le rivelazioni di K-Tipp, poi tematizzate da tutti i maggiori media nazionali, le FFS avevano difeso il progetto sostenendo che la protezione dei dati era assicurata. Indicavano comunque di aver integrato il bando originale, del 3 febbraio, con precisazioni e chiarimenti.
In particolare veniva richiesto espressamente agli offerenti di garantire il rispetto della Legge federale sulla protezione dei dati e di descrivere come intendessero attuare tale tutela.
Una settimana più tardi, in concomitanza con un nuovo articolo di K-Tipp che, per bocca della professoressa di diritto penale all'università di San Gallo Monika Simmler denunciava i potenziali abusi del nuovo sistema di videosorveglianza non solo in materia di segmentazione della clientela, le FFS hanno informato sul loro sito ribadendo che la protezione dei dati era garantita. L'azienda illustrava anche in modo dettagliato gli obiettivi dell'iniziativa.
Videosorveglianza comunque potenziata
In un ambito vicino, come indicato dal SonntagsBlick circa una settimana fa, la videosorveglianza è stata fortemente potenziata. «La nostra esperienza dimostra che in questo modo si possono ridurre notevolmente le situazioni critiche, gli atti vandalici, tra cui i graffiti», afferma oggi Ducrot, citato nel comunicato.
La sicurezza della clientela e del personale è di fondamentale importanza per l'attività di base della ferrovia, aggiunge. Nelle stazioni, negli edifici e in altre infrastrutture sono installate attualmente circa 2400 videocamere, alle quali si aggiungono le 22'300 in funzione sui treni. Soltanto la Polizia dei trasporti ha accesso ai dati della videosorveglianza. La trasmissione di tali dati alle autorità di perseguimento penale è infatti strettamente regolamentata.