Svizzera Proteste contro l'offerta tariffaria «myRIDE» per i trasporti pubblici

om, ats

26.2.2024 - 11:46

L'offerta digitale myRIDE non piace a molte organizzazioni
L'offerta digitale myRIDE non piace a molte organizzazioni
Keystone

Diverse organizzazioni protestano contro il nuovo sistema di tariffe «myRIDE» che prevede biglietti digitalizzati e offerte personalizzate. Questo sistema – affermano – discrimina parte dei viaggiatori e non garantisce la trasparenza dei prezzi.

L'accesso ai trasporti pubblici deve essere garantito a tutti, hanno chiesto oggi in un comunicato l'Associazione traffico e ambiente (ATA), Caritas, il Comunità d'interesse per i trasporti pubblici (CITraP), la Federazione associazioni pensionate:ti e d'autoaiuto in Svizzera (VASOS/FARES) e l'associazione dei consumatori Konsumentenschutz.

Il progetto «myRIDE», presentato in novembre dall'Alliance SwissPass, prevede che utenti tengano un diario di viaggio digitale completo. In questo modo sarà possibile addebitare l'utilizzo del trasporto pubblico in un secondo momento (post-pricing) sulla base di piani tariffari digitali individuali (e-tariff).

«Siamo contrari al tentativo dell'Alliance SwissPass di imporre l'uso delle tecnologie digitali con prezzi discriminatori per chi non possiede uno smartphone», ha detto Stéphanie Penher, direttrice dell'ATA, citata nella nota.

«Molti anziani non possiedono uno smartphone e non possono utilizzare i servizi digitali. Hanno bisogno di un accesso semplice ai biglietti dei trasporti pubblici, anche in contanti. Questa fascia di popolazione non deve essere discriminata», aggiunge Christoph Wydler della FARES.

Le critiche

Per la CITraP il principio «un viaggio, un prezzo» deve essere applicato anche in futuro. Inoltre, la digitalizzazione non deve portare all'abolizione di biglietti forfettari, popolari e convenienti.

Anche Caritas sottolinea la necessità di prezzi prevedibili. Il principio del post-pricing, spiega, è problematico per le persone con un budget limitato che hanno bisogno di conoscere in anticipo il prezzo di un viaggio.

La Konsumentenschutz infine critica il fatto che le tariffe personalizzate e dinamiche impediscono la trasparenza dei prezzi e non esiste più un prezzo standard uniforme.

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