Germania Tre dirigenti di Wirecard condannati a pagare 140 milioni di euro

SDA

5.9.2024 - 17:09

L'ex CEO di Wirecard, Markus Braun, e altri due ex top manager sono stati condannati per aver violato i propri doveri professionali in relazione all'erogazione di prestiti non garantiti prima del collasso della società.
L'ex CEO di Wirecard, Markus Braun, e altri due ex top manager sono stati condannati per aver violato i propri doveri professionali in relazione all'erogazione di prestiti non garantiti prima del collasso della società.
Keystone

L'ex CEO di Wirecard, Markus Braun, e altri due ex top manager del gruppo tedesco dei pagamenti fallito nel 2020 sono stati condannati a pagare 140 milioni di euro, oltre agli interessi, per aver violato i propri doveri professionali.

Nella causa civile, intentata dall'amministratore di Wirecard Michael Jaffé, Braun, l'ex direttore finanziario Alexander von Knoop e l'ex chief product officer Susanne Steidl, riferisce il «Financial Times», sono stati ritenuti responsabili da un tribunale di Monaco per le perdite generate da un finanziamento di 100 milioni erogato a un partner in outsourcing a Singapore nel marzo del 2020, poco prima del crac. Circa 35 milioni sono rientrati nelle tasche di Braun che li ha utilizzati per ripagare un prestito personale alla banca di Wirecard.

Il tribunale ha ritenuto che il comitato esecutivo di Wirecard abbia violato i suoi doveri professionali per non aver chiesto garanzie sul prestito nonostante il destinatario fosse già moroso.

Wirecard, che all'apice delle sue valutazioni in Borsa era arrivata a valere 24 miliardi di euro, ha dichiarato lo stato di insolvenza dopo aver rivelato che metà delle sue entrate e un deposito da 1,9 miliardi di euro non esistevano. Per il fallimento della fintech, Braun, in custodia di polizia da più di tre anni, è sotto processo assieme ad altri manager.

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