Banche Credit Suisse: il miliardario Ivanishvili fa causa anche in Svizzera

daoe, ats

10.5.2024 - 17:13

Dopo aver intentato causa contro il Credit Suisse presso tribunali a Singapore e alle Bermuda, il miliardario ed ex premier georgiano Bidzina Ivanishvili ha ora inoltrato una richiesta di risarcimento anche in Svizzera, più precisamente alla giustizia civile ginevrina. Ivanishvili, che accusa la banca rilevata da UBS di avergli causato ingenti perdite a causa di frodi nella gestione dei suoi beni, chiede un ulteriore versamento di 200 milioni.

Bidzina Ivanishvili in una foto del 29 aprile 2024.
Bidzina Ivanishvili in una foto del 29 aprile 2024.
KEYSTONE

10.5.2024 - 17:13

Stando al portale di notizie online Gotham City, l'ex primo ministro accusa il Credit Suisse di «innumerevoli violazioni contrattuali e legali».

Stando ad un documento del tribunale civile, visionato dall'agenzia di stampa AWP, la causa fa seguito alla decisione di Ivanishvili di non accettare un deposito a titolo di garanzia del valore di 1,1 milioni di franchi.

Nel 2022, una corte delle Bermuda ha dato retta al georgiano – impegnato in una vertenza con la banca sin dal 2011 – e intimato il Credit Suisse a versargli 600 milioni di dollari quale risarcimento danni.

Sentenza a Singapore non ancora definitiva

A tale sentenza si è aggiunta quella del tribunale di Singapore, che l'anno scorso ha ordinato l'istituto di credito ad effettuare pagamenti in favore del miliardario per altri 743 milioni di dollari.

La sentenza del tribunale di Singapore non è definitiva e contro la decisione del tribunale delle Bermuda la banca aveva dichiarato di voler inoltrare ricorso.

Ivanishvili è coinvolto in una battaglia legale contro il Credit Suisse nel cosiddetto «caso Lescaudron», dal nome di un ex consulente di spicco della banca condannato per frode nei confronti di molteplici clienti facoltosi, poi morto suicida.

Cosa è il «caso Lescaudron»?

Il «caso Lescaudron» è uno dei tanti scandali che hanno macchiato la reputazione del Credit Suisse.

La banca ha contattato Ivanishvili alla fine del 2004 per proporgli di gestire il suo patrimonio, subito dopo che il miliardario georgiano e uno dei suoi soci avevano venduto un complesso metallurgico con sede in Russia per 1,6 miliardi di dollari. Il georgiano aveva affidato più di un miliardo di dollari a un trust creato nel 2005.

Patrice Lescaudron aveva destinato diversi milioni di dollari da questi fondi ad altri investimenti, fino a quando le sue attività fraudolente sono state scoperte nel 2015. Nel 2018 è stato licenziato e condannato a cinque anni di reclusione a Ginevra, oltre al pagamento di 130 milioni di dollari, prima di togliersi la vita nel 2020.

Un portavoce di UBS non ha voluto commentare quanto riportato oggi da AWP. Nell'ultima relazione trimestrale, la grande banca ha dichiarato che sono in corso cause civili «in Svizzera e in altri Paesi» relative a ex clienti di Lescaudron.

daoe, ats