Studio Sigma Nel 2024 danni in netto aumento a causa delle catastrofi naturali

hm, ats

5.12.2024 - 20:00

Anche l'Europa non è stata risparmiata da vasti fenomeni naturali.
Anche l'Europa non è stata risparmiata da vasti fenomeni naturali.
Keystone

Le catastrofi naturali nel 2024 hanno provocato danni per 310 miliardi di dollari (275 miliardi di franchi), di cui 135 miliardi coperti dalle assicurazioni: lo afferma la società di riassicurazione elvetica Swiss Re nel suo tradizionale studio Sigma.

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I due dati sono superiori (rispettivamente del 6% e del 17%) a quelli dell'anno scorso e si rivelano anche sensibilmente più alti della media decennale, che è rispettivamente di 241 e 98 miliardi. A pesare in modo particolarmente forte nell'anno in corso sono stati gli uragani Helene e Milton negli Stati Uniti, come pure le inondazioni in Europa in Medio Oriente.

Se ai disastri naturali (terremoti, cicloni, tempeste, inondazioni, incendi di boschi) si aggiungono quelli causati dall'uomo si arriva a un totale di 320 miliardi di dollari (contro i 302 del 2023 e i 254 della media degli ultimi dieci anni), di cui 144 miliardi (in confronto a rispettivamente 125 e 108) assicurati.

«Per il quinto anno consecutivo, le perdite assicurate da catastrofi naturali hanno superato la soglia dei 100 miliardi di dollari», sottolinea Balz Grollimund, dirigente di Swiss Re, citato in un comunicato odierno. «Gran parte di questo crescente carico di sinistri è dovuto alla concentrazione di valore nelle aree urbane, alla crescita economica e all'aumento dei costi di ricostruzione».

«Anche il cambiamento climatico sta giocando un ruolo crescente, perché ha favorito le condizioni che hanno portato a molte delle catastrofi di quest'anno», argomenta il manager. «Ecco perché investire in misure di riduzione dei danni e di adattamento deve diventare una priorità».

«Lo sviluppo economico continua a essere il principale motore dell'aumento dei sinistri assicurati dovuti alle alluvioni, ma anche ad altri disastri, registrato da molti decenni», osserva da parte sua Jérôme Jean Haegeli, capo-economista di Swiss Re, a sua volta citato nella nota. «Ciò evidenzia la necessità di adattamento in combinazione con un'adeguata copertura assicurativa che possa sostenere la resilienza finanziaria», conclude l'esperto.