Agricoltura Cala il consumo di vino, ma cresce la quota di mercato dei prodotti svizzeri

cp, ats

18.4.2024 - 10:23

Il 2023 è stato un buon anno per i vini svizzeri, la cui quota di mercato è cresciuta rispetto ai prodotti importati.
Il 2023 è stato un buon anno per i vini svizzeri, la cui quota di mercato è cresciuta rispetto ai prodotti importati.
Keystone

Benché nel 2023 il consumo di vino sia globalmente diminuito in Svizzera, la quota di mercato dei prodotti «indigeni» è cresciuta dell'1,6% rispetto al 2022 per attestarsi al 38,6%.

18.4.2024 - 10:23

Stando all'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG), che ha reso noto oggi i dati, l'anno scorso il consumo totale di vino ha subito una flessione di 1,3 milioni di litri (-0,5 %) rispetto all'anno precedente, attestandosi a 235,9 milioni di litri, di cui 85,3 milioni di litri di vino bianco e 150,6 milioni di litri di vino rosso (incluso il rosé).

Sul volume totale, il calo del consumo è riconducibile al fatto che la flessione per i vini rossi non è stata compensata dall'aumento nel comparto dei vini bianchi.

Bevuti più «vini nostrani», ma dominano quelli stranieri

Per quanto attiene ai vini svizzeri, dalle statistiche risulta un consumo di 91 milioni di litri, in crescita del 3,8% rispetto al 2022. Il consumo di vini esteri, invece, è sceso del 3,1%, attestandosi a 144,9 milioni di litri.

Grazie all'eccellente vendemmia dello scorso autunno, abbondano le scorte di vini «nostrani»: al 31 dicembre 2023 sono salite a quota 156 milioni di litri (+6,8 %) facendo registrare volumi soddisfacenti in tutti i Cantoni sia per i bianchi che per i rossi. Le scorte di vini esteri, invece, sono diminuite del 4,9%, attestandosi a 52,6 milioni di litri.

Dal 2022 viene rilevato il consumo di vini e spumanti prodotti in Svizzera. Ebbene, dai dati emerge che, con 7 milioni di litri, i rosé rappresentano quasi l’8% del consumo di vini indigeni, mentre il consumo totale di spumanti è salito di quasi il 7%, attestandosi a 22,8 milioni di litri.

La quota di mercato dei vini spumanti svizzeri resta in ogni caso al di sotto del 3%, precisa la nota dell'UFAG.

Stando ai dati rilevati dall'Osservatorio svizzero del mercato dei vini, le vendite di vini indigeni attribuibili ai sette maggiori distributori sono calate del 3,1% rispetto al 2022.

Secondo l'analisi dell’UFAG, nel 2023 il vino venduto dai grandi distributori ha coperto il 27,5% del consumo interno di vini svizzeri. Il resto è stato commercializzato attraverso il canale della ristorazione o la vendita diretta.

Forte sostegno parlamentare

L'aumento della vendita di vini «elvetici» non può che soddisfare il parlamento che da anni si batte affinché siano concessi più mezzi finanziari al settore.

La scorsa primavera, ad esempio, il parlamento ha definitivamente adottato una mozione che chiede al Consiglio federale 9 milioni di franchi per il periodo 2025-2027 (riconfermando la somma già attribuita per il biennio 2023-2024, n.d.r) per la promozione dei vini indigeni, purché adempiano ai criteri di qualità e sostenibilità, per far fronte all'agguerrita concorrenza estera, soprattutto dall'Italia (tra i maggiori produttori mondiali di tale nettare, n.d.r).

Stando ai sostenitori della mozione, l'aiuto della Confederazione agli sforzi collettivi di marketing si sono dimostrati efficaci, specie durante la pandemia.

Nel 2020 e nel 2021, dando seguito a una richiesta delle organizzazioni di categoria, Berna aveva infatti accordato un aiuto urgente supplementare pari a un milione di franchi.

Tale intervento aveva favorito, secondo i parlamentari, un aumento significativo della vendita di vini svizzeri nella grande distribuzione.

Diversi deputati avevano fatto presente che la somma richiesta è assai inferiore rispetto al sostegno garantito ai vini esteri: solo per l'Italia si parla di 18 milioni di franchi per promozione e ribassi.

La mozione dovrebbe permettere ai vini elvetici di raggiungere almeno il 40% del mercato interno.

cp, ats