La borsa svizzera termina con una seduta quasi invariata una settimana assai movimentata. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 12'175,77 punti, in flessione dello 0,01% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,13% a 15'540,56 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
03.12.2021, 17:48
03.12.2021, 17:57
SDA
Gli operatori parlano di una tendenza al rimbalzo seguita al calo dei corsi dovuto al propagarsi di Omicron, una variante del coronavirus di cui si sa ancora poco. Il clima generale è di estrema cautela, malgrado le prime indicazioni non facciano pensare che Omicron sia più letale di Delta. Come noto però l'incertezza è veleno per i mercati.
Grande attenzione è stata anche prestata al rapporto mensile sul mercato del lavoro americano. La disoccupazione è apparsa in calo, ma soprattutto sono stati creati molti meno posti di lavoro di quanto si aspettassero gli analisti. Il dato, secondo alcuni osservatori, potrebbe spingere la Federal Reserve a non accelerare il processo di riduzione degli acquisti di attivi; d'altra parte però mostra anche la fragilità dell'economia americana di fronte alla nuova minaccia pandemica.
In Svizzera in una giornata senza grandi notizie di rilievo si è guardato ancora una volta ai cambi, con il corso dell'euro a 1,04 e con un rapporto del Tesoro americano che ha deciso di non considerare la Confederazione un paese manipolatore di valute, pur mantenendo comunque alta l'attenzione.
A livello di singoli titoli i riflettori erano puntati oggi su Swiss Life (+1,52% a 535,20 franchi), che ha fornito i contorni di un programma di riacquisto di azioni ed è apparsa più tonica di altri assicurativi quali Zurich (+0,36% a 385,50 franchi) e Swiss Re (+0,54% a 88,14 franchi). Hanno ripiegato nel finale i bancari UBS (-0,77% a 16,14 franchi) e Credit Suisse (-0,63% a 8,84 franchi), mentre nello stesso comparto finanziario ancora in difficoltà è apparsa Partners Group (-2,53% a 1461,50 franchi).
Non hanno presentato un andamento unitario le azioni maggiormente dipendenti dai cicli economici quali ABB (+0,19% a 32,41 franchi), Holcim (-0,43% a 44,36 franchi), Sika (invariata a 359,50 franchi) e Geberit (-0,17% a 702,20 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-0,22% a 135,70 franchi) è ripiegata leggermente all'indietro, mentre Logitech (-2,17% a 71,12 franchi) ha di nuovo subito la volatilità che sta caratterizzando i titoli tecnologici.
Ha trainato il listino Nestlé (+0,87% a 118,82 franchi), mentre meno ispirati sono apparsi Roche (-0,33% a 362,25 franchi) – che ha annunciato tre test specifici per la variante Omicron del coronavirus – e Novartis (-0,31% a 73,57 franchi).
Nel mercato allargato realizzi di guadagno hanno piegato Vifor Pharma (-4,62% a 119,75 franchi), che ieri era salita del 21% in seguito a voci riguardo a una possibile acquisizione da parte della società farmaceutica australiana CSL. In netto calo, sulla scia delle restrizioni globali anti-Covid, si sono rivelate Swatch (-3,08% a 267,70 franchi) e Dufry (-4,76% a 40,00 franchi).
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