Quanto vale una medaglia olimpica? La Svizzera paga nella media, Singapore da urlo, Polonia... a vita

6.8.2021

Belinda Bencic mostra sorridente la medaglia d'oro e quella di bronzo, vinte di recente alle Olimpiadi di Tokyo
Belinda Bencic mostra sorridente la medaglia d'oro e quella di bronzo, vinte di recente alle Olimpiadi di Tokyo
KEYSTONE

Gloria, onore, popolarità e grande soddisfazione. Ma quanto vale una medaglia olimpica in termini di denaro? Il Blick.ch riporta le cifre dei premi che i vari comitati olimpici nazionali elargiscono ai loro medagliati. 

Innanzitutto va fatta un premessa, crediamo importante: vincere una medaglia olimpica, frutto di anni di duro lavoro e rinunce, è motivo di orgoglio personale. Chi da bambino/a o da ragazzo/a si lancia alla caccia di una partecipazione olimpica è mosso da motivazioni interne, dal desiderio di arrivare più in alto di tutti gli altri. Le congratulazioni della gente, gli sguardi di ammirazione, i titoli sui giornali, quel senso di appagamento e di orgoglio sono il premio che gli atleti van cercando, la motivazione che li spinge giorno per giorno a migliorarsi. Il bambino corre per mettersi alla prova, per battere i compagni, per sentirsi riconosciuto nelle sue gesta, per aggiungere un altro tassello al suo intimo mondo identitario. I premi, sono una conseguenza di grandi prestazioni. Le Olimpiadi non fanno certo eccezione. 

Chi vince una medaglia olimpica incassa dunque anche un premio in denaro. Ogni comitato olimpico nazionale ha le sue regole, stabilisce gli importi. 

Il Blick.ch si è preso la briga di scoprire quanto denaro paga una medaglia olimpica...  e non solo in Svizzera. 

40'000 franchi per una medaglia d'oro

I singoli atleti svizzeri riceveranno 40.000 franchi per una medaglia d'oro, 30.000 franchi per l'argento e 20.000 franchi per il bronzo. Per una squadra di quattro persone, il bonus sarebbe di 60.000 franchi in caso di medaglia d'oro), per una squadra più grande, di 80.000 franchi.

La Germania paga meno, l'Italia di più

I premi in denaro vinti dai medagliati svizzeri sono nella media mondiale: Gli Stati Uniti pagano 33'000 franchi per l'oro, il Giappone 40'000 e il Brasile 44'000.

La Germania, per contro, è un po' più avara: 20'000 per l'oro, 15'000 per l'argento e 10'000 per il bronzo.

«È davvero un po' imbarazzante», dice il campione del mondo di canottaggio tedesco Oliver Zeidler al Press Club di Monaco.

Tra i paesi europei l'Italia è al primo posto in fatto di remunerazione: 193'000 franchi vanno a chi vince la medaglia d'oro. Non male nemmeno l'Ungheria che per l'oro è pronta a sborsare 151.000 franchi svizzeri. 

Canada (14'000) e Australia (16'000) danno ancora meno della Germania.

Singapore ti ricopre d'oro

È Singapore in cima alla lista dei comitati olimpici che più premiano i loro medagliati (almeno all'apparenza; vedremo sotto perché). Secondo "Forbes», c'è 1 milione di dollari di Singapore da vincere - l'equivalente di 670'000 franchi svizzeri. L'argento vale la metà e il bronzo un quarto. 

Anche Taiwan (650'000), Bangladesh (271'000) e il Kazakistan (226'000) non scherzano.

Un modello diverso

Ci sono nazioni che hanno fatto una scelta leggermente diversa: elargire un premio in denaro immediato e poi contribuire mensilmente con uno 'stipendio' o addirittura una 'pensione a vita'. 

La Malesia sceglie questo modello (2130'000 e 1000 franchi al mese). In Estonia, circa 50'000 all'anno sono pagati per il resto della vita. Anche la Polonia opta per un sistema pensionistico: 53.000 franchi più una pensione mensile esentasse a vita di circa 715 franchi.

Modello 'Brexit'

La Gran Bretagna - che anche in questo si distingue - non paga nessun premio immediato in denaro ai vincitori di una medaglia olimpica. No, ma gli atleti del Regno Unito che torneranno a casa con una medaglia riceveranno uno stipendio annuale per la formazione.

In conclusione, dopo aver snocciolato numeri in ordine voluto al seguito della premessa iniziale, non si può dimenticare un ulteriore aspetto che coincide con la conquista di una medaglia olimpica: l'effetto sponsor.

Una ribalta mondiale, che chi più e chi meno - la legge degli sport maggiori vale ancor di più anche in tal senso - potrà e saprà sfruttare a suo beneficio, incontrando i favori di sponsor più o meno generosi, che non perderanno certo l'occasione di accostare il loro nome ai freschi campioni olimpici.