Il comitato scientifico italiano non si smuove Stadi deserti ma forse minor frequenza di tamponi ai giocatori

bfi

17.9.2020

Stadi non deserti ma quasi...
Stadi non deserti ma quasi...
Getty

Il presidente della Federazione italiana di calcio vorrebbe riaprire gli stadi e diminuire il numero di test ai giocatori, ma il comitato scientifico frena. 

L'incontro di ieri tra il presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Gabriele Gravina e il premier italiano Giuseppe Conte aveva generato un po' di speranza tra i milioni di italiani tifosi di calcio e i club del Belpaese.

«Con il Premier Conte abbiamo condiviso un percorso: priorità alla scuola (che ha riaperto), se poi questo percorso dovesse dare risultato positivo e anche facendo leva sul senso di responsabilità che il calcio ha già dimostrato, la riapertura degli stadi creda possa essere naturale».

Queste le parole di Gravina al termine dell'incontro avvenuto a Roma. 

Gabriele Gravina, presidente FIGC
Gabriele Gravina, presidente FIGC
Getty 

Nessun pubblico allo stadio... almeno per ora

Non si sono fatte attendere le risposte del comitato scientifico nazionale in merito alle parole del presidente della FIGC. 

Per ciò che riguarda la riapertura degli stadi al pubblico è stato ribadito che non sussistono oggi le condizioni epidemiologiche per operare in tal senso, e per capire se, quando e come riammettere un numero limitato di tifosi bisognerà aspettare inizio ottobre, quando si valuterà la tendenza dei contagi in tutto il paese.

Tamponi ogni quattro giorni: troppi

Il numero 1 del calcio italiano, dopo l'incontro con Conte, ha inoltre ribadito  la questione sui tamponi: «ogni quattro giorni è diventato insostenibile. Chiediamo che tale pratica diventi più sostenibile per i club e i giocatori». 

Su questo punto sembra ci possa essere un'apertura, anche perchè come hanno ricordato i tecnici del comitato scientifico, la necessità dei tamponi ogni quattro giorni era legata al fitto calendario del finale di stagione, situazione che ora è molto diversa. 

Se sulla questione stadi per ora non si ritorna, tocca al Ministero dello Sport preparare una relazione sulla possibilità di allungare la frequenza dei tamponi per le squadre professionistiche a mano dei calendari della stagione 2020-2021. 

Ricordiamo che il campionato di Serie A inizierà sabato 19 settembre, mentre la B riaprirà i battenti venerdì 25 (settembre). 

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