Le parole di un presidente ottimista Renzetti: «Se non pensiamo noi all'Europa chi ci dovrebbe pensare?»

bfi

7.5.2019

Un sorridente Angelo Renzetti
Un sorridente Angelo Renzetti
Keystone 

Il presidente del Lugano Angelo Renzetti parla del buon momento dei suoi, dell'Europa, di Gerndt che mancherà, di Celestini e dell'anno che verrà. 

Tira il vento dell'Europa sulla Lugano calcistica. La vittoria di domenica contro il Lucerna ha catapultato la squadra ticinese al terzo posto in classifica.

«La classifica é ancora molto fluida - esordisce Renzetti - anche se gli ultimi dieci risultati positivi sono una bella iniezione di fiducia. Siamo riusciti a vincere anche in casa, riuscendo dunque a risollevarci anche da quella che sembrava una maledizione».

«C'è la consapevolezza di potercela fare, perchè d'altronde, se non ci pensiamo noi all'Europa chi ci dovrebbe pensare - continua il presidente dei bianconeri - Zurigo, Sion e altri stanno un po' peggio di noi».

Opportunità per tutti

«L'opportunità di ritornare in Europa League (dopo appena una stagione di assenza dalla stessa n.d.r.) è lì dietro l'angolo, dobbiamo solo andare a coglierla».

Secondo il presidente i giocatori hanno saputo costruire un gruppo compatto, che crede nell'obiettivo continentale. 

Angelo Renzetti si gode il suo gioiellino Carlinhos
Angelo Renzetti si gode il suo gioiellino Carlinhos
Keystone

Decisiva la prossima sfida di campionato a Berna contro il Thun, che è ora quarto alle spalle del Lugano?

«Non direi così. Da qui in avanti sono tutte sfide decisive. Anche se dovessimo perdere contro il Thun (che nelle ultime cinque sfide ha totalizzato solo 2 punti n.d.r.) nulla è perso, anche perchè poi avremo ancora tre partite da giocare: due in casa e una in trasferta».

I bianconeri ospiteranno infatti il San Gallo e il Grasshoppers contro i quali il presidente ricorda che i suoi hanno fatto bene, mentre in trasferta «siamo una squadra che sa difendersi bene».

Due vittorie in casa potrebbero bastare

Il presidente si azzarda nel pronosticare che «due vittorie in casa potrebbero anche essere sufficienti per centrare l'obiettivo europeo».

Nella partita di domenica vinta dal Lugano contro il Lucerna, il contributo di Gerndt è stato determinante. Lo svedese ha infatti segnato il gol della vittoria, il diciottesimo con la maglia dei bianconeri. 

La squalifica di Gerndt non preoccupa il presidente Renzetti che sa di avere diverse ottime pedine nel suo scacchiere. 

«Abbiamo già giocato senza Covilo e Brlek, che sono giocatori importanti, anche senza Sadiku... come faccio ad essere preoccupato per l'assenza di Gerndt. Abbiamo costruito una rosa importante anche per queste evenienze, perchè arrivare a questo punto con una panchina corta sarebbe davvero peccato».

Il futuro di mister Celestini

Celestini rimarrà oppure continuerà il valzer delle panchine?

Aldilà delle evoluzioni che potranno esserci in seno alla società, alla sua presidenza e appartenenza, il 64enne numero 1 del Lugano assicura che «le trattative con Celestini sono già in corso e da entrambe le parti c'è la volontà di continuare insieme».

Renzetti sarà ancor il presidente del Lugano la prossima stagione?

«Questo non lo so nemmeno io».

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