Il «Processo del secolo» Se il City fosse giudicato colpevole le conseguenze per il club sarebbero apocalittiche

bfi

20.9.2024

Erling Haland potrebbe dover giocare in Championship?
Erling Haland potrebbe dover giocare in Championship?
Keystone

Il Manchester City si sta difendendo dalle accuse di aver violato per 115 volte le regole finanziarie della Premier League e la punizione potrebbe essere ancora più severa di quanto si poteva ipotizzare.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il Manchester City si sta ancora difendendo dalle accuse di aver violato per 115 volte le regole sul fair play finanziario della Premier League.
  • In caso di sconfitta legale, la Premier potrebbe decidere di retrocedere il club.
  • L'eventuale esclusione dal massimo campionato inglese porterebbe anche all'esclusione dalle coppe nazionali (FA Cup e Carabao Cup), generando un'onda dirompente.
  • Champions League e Coppa del Mondo per club potrebbero infatti venir vietate al club inglese.
  • Se Guardiola non vede l'ora che il processo finisca, il presidente Al Mubarak, si dice spiaciuto per la sua tifoseria, ma rimane fiducioso: «Dobbiamo essere giudicati dai fatti e non dalle accuse».

Il Manchester City potrebbe essere espulso dalla Premier League se verrà giudicato colpevole di violazione delle regole del fair play finanziario (FFP).

Il club inglese sta affrontando l'Associazione in quello che è stato definito il «processo del secolo» per 115 presunte violazioni del FFP. È accusato di non aver fornito informazioni finanziarie accurate per un periodo di nove anni a partire dal 2009 e di non aver collaborato alle indagini successive.

Il club nega tutte le accuse e ha reclutato un team di grandi avvocati - come non immaginare ciò - per difendersi e il verdetto non è previsto prima dell'inizio del 2025.

In caso di sconfitta legale le conseguenze sarebbero disastrose

In caso di vittoria legale, la Premier League potrebbe decidere di retrocedere il club reo di aver violato le sue regole. Ma la punizione in caso di condanna potrebbe essere ancora più severa, mettendo in discussione anche la partecipazione ad altre competizioni.

Il «Telegraph» riporta infatti che il City potrebbe essere espulso dalla Champions League, dalla FA Cup, dalla Carabao Cup e dalla Coppa del Mondo per Club.

L'International Dispute Resolution Centre (IDRC) di Londra, dove il Manchester City dovrà difendersi dall'accusa di aver violato ben 115 volte le regole sul fair play finanziario.
L'International Dispute Resolution Centre (IDRC) di Londra, dove il Manchester City dovrà difendersi dall'accusa di aver violato ben 115 volte le regole sul fair play finanziario.
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La clausola 31 del regolamento della FA Cup stabilisce che: «Nel caso in cui un club sia stato ammesso a partecipare a una competizione, ma venga poi rimosso dal campionato in cui compete, il Professional Game Board (PGB) può rimuovere il club».

Il fatto che il PGB sia composto da rappresentanti della Premier League e della English Football League potrebbe portare a ulteriori punizioni. E l'eventuale esclusione dalle competizioni nazionali potrebbe innescare un effetto domino anche in Europa.

Il City è fiducioso di essere dichiarato non colpevole delle accuse, affermando di avere un «corpus completo di prove inconfutabili» a sostegno del proprio caso.

Guardiola non vede l'ora che tutto finisca

«Speriamo che finisca presto», ha detto venerdì il coach Pep Guardiola in merito alla questione. «Una commissione indipendente deciderà. Non vedo l'ora che arrivi la decisione». 

Ulteriori grattacapi per Pep Guardiola, coach del Manchester City 
Ulteriori grattacapi per Pep Guardiola, coach del Manchester City 
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Il presidente Al Mubarak dispiaciuto per la tifoseria

Anche il presidente del club, Khaldoon Al Mubarak, non vede l'ora di liberarsi della nube che grava sui recenti successi del club, che comprendono quattro titoli consecutivi di Premier League e uno storico triplete nel 2022/23.

«Certo, è frustrante», ha detto in estate. «Credo che i riferimenti siano sempre frustranti. Che si parli della nostra società parli in questo modo negativo. Mi dispiace per la nostra tifoseria e per tutti coloro che sono associati al club, che queste accuse vengano costantemente citate».

Il processo sta prendendo «più tempo di quanto si sperava, ma è quello che è, e ho sempre ripetuto che dobbiamo essere giudicati dai fatti, e non dalle accuse e dalle controaccuse», ha concluso l'emiro di Abu Dhabi.