Leghe minori francesi La partita finisce in rissa e sul campo spunta un fucile da caccia

fon

19.4.2024

Una partita di calcio ha rischiato di degenerare (immagine simbolica).
Una partita di calcio ha rischiato di degenerare (immagine simbolica).
Imago

Un incontro di calcio di una lega minore francese ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Mentre gli animi si scaldavano, uno spettatore è irrotto sul campo con un'arma da fuoco.

fon

19.4.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • In Francia una partita di calcio amatoriale è quasi degenerata in violenza estrema quando, dopo 90 minuti carichi di insulti reciproci, un tifoso ha minacciato la squadra avversaria con un fucile da caccia.
  • L'uomo è stato portato via dalla polizia

Domenica scorsa una partita di calcio amatoriale nella vicina Francia ha rischiato di finire in un bagno di sangue. A riportarlo è stato il quotidiano «La Provence».

L'incidente è avvenuto a Sahune, un piccolo villaggio situato nel dipartimento della Drome nella regione dell'Auvergne-Rhône-Alpes, durante una partita di quarta divisione del distretto del Grand Vaucluse (13esimo livello del calcio francese).

Al termine dell'incontro, che vedeva opposta la squadra locale al RCB Bollène, è scoppiata una rissa generale, dopo che già nel corso del match gli animi si erano scaldati. Durante i 90 minuti di gioco le due compagini non avevano smesso di provocarsi, scambiandosi sputi e insulti.

Subito dopo il triplice fischio finale, un tifoso del Sahune è andato a prendere un fucile da caccia dalla sua automobile e avrebbe iniziato a minacciare la squadra avversaria sul manto erboso.

Secondo il network radiofonico «France Bleu», la polizia - avvisata da testimoni - è intervenuta e ha messo l'individuo in custodia cautelare.

Botta e riposta

«Noi giochiamo a calcio, tirare fuori un'arma su un campo è inammissibile», ha affermato il segretario generale del RCB Bollène.

«Quello che hanno mostrato in campo durante la partita non era meglio», ha risposto il presidente del Sahune, aggiungendo che i suoi protetti erano stati insultati come «sporchi bianchi» e «contadini».