È bastata una Panda Baggio rimane nel cuore degli amanti del calcio, quello bello

bfi

20.10.2020

Roberto Baggio, 2004
Roberto Baggio, 2004
Getty 

È bastata uno scatto postato dalla figlia su Instagram per ricordare quanto Roberto Baggio è ancora amato dagli amanti del calcio. 

Roberto Baggio appese gli scarpini al chiodo nel 2004, all'età di trentasette anni - quando un certo Zlatan Ibrahimovic aveva appena realizzato 16 reti con la maglia della Juventus -. 

Quel giorno tutti si alzarono in piedi per salutare l'ultima uscita dal campo del giocatore Baggio. Lui, con il suo solito fare un poco timido, salutò, ringraziò e chiuse il sipario con l'eleganza di chi sa che la vita va avanti.

A differenza di suoi altri colleghi, di allora e di oggi, Roberto Baggio non cercò mai i riflettori del palcoscenico del calcio. Lui, il Divin Codino, si accaparrò scatti immortali, elogi e critiche per quel che faceva in campo, con la palla. 

Non c'è dunque nulla di strano nel fatto che Baggio non faccia più parlare di sè da anni. La parentesi quale dirigente sportivo non fece al caso suo: Baggio usava la penna per scrivere poesie pallonare, non per burocratizzare lo sport più popolare del pianeta. 

Cosa fa oggi Roberto Baggio?

Poco si sa del 'Divin Codino' perchè lui stesso non rilascia interviste, tenendo molto alla sua privacy come sempre aveva fatto anche nel passato da giocatore. Famiglia e caccia, sono le due grandi passioni che si può permettere di curare, senza le distrazioni che toccano coloro che postano, fotografano, rilasciano e vogliono apparire.

Un indizio, quello postato dalla figlia Valentina, fa capire che Baggio sta nel verde delle sue terre, vivendo la vita dei semplici, spostandosi con un'utilitaria del popolo italiano.

Un'altra immagine vede l'ex campione di Juventus, Inter, Milan, Fiorentina e Brescia con le mani sporche di terra. Il Pallone d'Oro 1993 è amato dalla gente proprio per la sua semplicità, come attestano i milioni di utenti che hanno lasciato auguri e cuoricini sul post della figlia - sotto -.

Roberto Baggio simboleggia l'anima del calcio, quello bello, e forse proprio per questo non muore mai. 

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