Christian Constantin ha annunciato la sua intenzione di lasciare l'FC Sion nel 2024. Il fattore decisivo sarebbe una sentenza del Tribunale federale di Friborgo, che gli ha ordinato di pagare le tasse arretrate.
Christian Constantin sembra averne abbastanza. A novembre ha annunciato a «L'illustré» che «fra due anni non sarà più presidente del FC Sion». Il vallesano ha confermato l'informazione qualche giorno fa alla RTS: la sua intenzione è quella di dimettersi nell'estate del 2024.
Il motivo che ha spinto Constantin a ritirarsi sarebbe una sentenza del Tribunale federale di Friborgo, che lo ha condannato a pagare le tasse arretrate per una violazione delle regole di sponsorizzazione. Questa la conclusione del quotidiano zurighese «Tagesanzeiger» in merito al rapporto del Tribunale federale. Nel 2018, 3,7 milioni di franchi svizzeri sono stati pagati dalla società immobiliare Christian Constantin SA all'Olympique des Alpes SA, la società quotata in borsa del FC Sion.
Si dice che questa sia stata una sponsorizzazione. In questo modo Constantin ha annunciato il fatto alle autorità fiscali del Vallese e ha voluto detrarre i 3,7 milioni dalle sue tasse. Inizialmente i vallesani hanno accettato la proposta. Tuttavia, poiché il cantone di Friborgo ha diritto a una parte delle imposte, così come il cantone del Vallese, l'intera faccenda è esplosa. La Corte Suprema Federale ha stabilito che non si tratta di una sponsorizzazione ma di una «distribuzione occulta di profitti». Ora Constantin deve pagare le tasse arretrate. Non è ancora chiaro a quanto ammonteranno.
Constantin: «È la fine del calcio professionistico in Vallese»
L'imminente ritiro del 66enne solleva la questione sul futuro del FC Sion. «Sarà ancora più difficile trovare aziende che sostengano un club con una sponsorizzazione», ha dichiarato recentemente Constantin al quotidiano «Walliser Boten». Secondo lui, la sua partenza segnerà la fine del calcio professionistico in Vallese, ha riferito alla RTS. Il 66enne non crede che si possa trovare un nuovo acquirente entro il 2024.
Perché Constantin non vuole aspettare? Semplice. L'attuale contratto di affitto dello stadio Tourbillon (300'000 franchi all'anno) scade il 1° dicembre 2024 e il numero uno del club vallesano non vuole prolungarlo. «A giugno 2024, avrò ancora cinque mesi di tempo per smantellare le infrastrutture e fare l'inventario commerciale per poi restituire il sito come l'avevamo ricevuto», ha spiegato Constantin a «L'illustré».
«Nel 2024 avrò 67 anni - ha proseguito il nativo di Martigny - allora sarò stato presidente del club per 25 anni, avrò pagato gli stipendi puntualmente per 300 volte e mio figlio Barthélémy avrà 30 anni». Christian ha pure escluso che Constantin junior possa diventare il suo successore: «Bart non deve prendere le decisioni del padre».
Negli ultimi 20 anni, l'FC Sion si è trasformato in un club fortemente dipendente da una sola persona. Ora il Vallese deve prepararsi a un futuro senza Christian Constantin. Secondo i calcoli dell'attuale presidente, senza di lui, il club sarà in grado di raccogliere al massimo un budget all'altezza della Challenge League. È quindi giunto il momento per Sion di pensare a come affrontare l'era post-Constantin.
