La SFL boccia i playoff Campana: «Una mancanza di coraggio dei club»

fon

11.11.2022

Michele Campana. ha criticato la scelta dei club svizzeri.
Michele Campana. ha criticato la scelta dei club svizzeri.
Keystone

Il Chief Operating Officer del Lugano e membro del Comitato della Swiss Football League ha commentato con amarezza la decisione della SFL di rinunciare alla formula playoff per la Super League del futuro.

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Venerdì mattina, riuniti in assemblea, i club di Super League e Challengue League hanno deciso di tornare sui loro passi, smantellando la proposta Playoff, votata appena l'estate scorsa, in favore del modello scozzese. La nuova formula verrà introdotta a partire dalla stagione 2023/24.

Il modello scozzese

La modalità prevede 33 giornate e in seguito la suddivisione delle prime sei squadre nel «Championship Group» e le ultime sei nel «Relegation Group».

All'interno di questi gruppi, le migliori sei giocheranno per il titolo, le peggiori contro la relegazione. Ogni squadra giocherà una volta contro ogni avversario, per un totale di cinque partite.

Martin Blaser, il vicepresidente e delegato del Consiglio d’Amministrazione della F.C. Lugano SA, ha commentato così la decisione della SFL: «Abbiamo preso atto del verdetto della votazione democratica che ha avuto luogo. Altri club non l’hanno fatto, noi invece l’accettiamo. Continueremo a seguire con interesse gli sviluppi di questo tema».

Michele Campana, in veste di membro del Comitato della Swiss Football League, ha invece constatato «con delusione una mancanza di coraggio dei club svizzeri nel guardare al futuro in maniera innovativa».

«Resto convinto che le nuove generazioni siano interessate a più drammaticità e a partite decisive, la risposta del pubblico in occasione delle partite di Coppa Svizzera lo dimostra», ha proseguito Campana.

«Mi auguro che l'aumento del numero di partite a 38 (40 per chi dovrà sorbirsi lo spareggio) non danneggi oltremodo i club impegnati nelle competizioni europee e il prodotto «Coppa Svizzera», che attraversa già grandi difficoltà».

«La cosa più importante però è che ora non si perdano più tutte queste energie per lotte intestine, bensì che si guardi al futuro uniti e, questa volta, accettando una sacrosanta decisione democratica», ha concluso il ticinese.