Il calciatore della nazionale iraniana era stato arrestato giovedì scorso nell'ambito della repressione delle proteste per la morte di Mahsa Amini.
L'arresto giovedì di Ghafouri, che è curdo e si era espresso a sostegno delle proteste, aveva suscitato clamore perché avvenuto mentre la selezioned el ct Queiroz sta disputando i Mondiali in Qatar.
«Voria Ghafouri è stato rilasciato su cauzione», ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Fars sui propri social media. Il quotidiano iraniano ‹Shargh›, oltre a confermare il rilascio, ricorda che il 35enne Ghafouri era stato arrestato al termine di un allenamento che aveva svolto con la sua squadra, il Foolad Khuzestan, e al quale aveva assistito il figlio di dieci anni.
Secondo l'Onu, circa 14mila persone sono state arrestate dalla polizia morale nellìambito della repressione delle proteste verificatisi dopo la morte di Amini. Tra i detenuti ci sono decine di giornalisti di spicco, personaggi della cultura, avvocati e atleti. Ghafouri, famoso in patria anche per il suo parlare schietto, conta 29 presenze nella nazionale dell'Iran ed era stato fermato con l'accusa di aver fatto «propaganda» contro la repubblica islamica.
Originario della città di Sanandaj, dove c'è una folta comunità curda, Ghafouri era stato particolarmente critico nei confronti della repressione nelle aree popolate da curdi dell'Iran occidentale, dove gli attivisti affermano che decine di persone sono state uccise negli ultimi dieci giorni.