Sul comeback di Hirscher Odermatt: «La FIS sta rovinando qualcosa di grande ed emozionante»

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2.10.2024

Marco Odermatt è fiducioso in vista dell'inizio della stagione. (KEYSTONE/Til Buergy)
Marco Odermatt è fiducioso in vista dell'inizio della stagione. (KEYSTONE/Til Buergy)
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Nella classica conferenza stampa pre stagionale, Marco Odermatt parla dei suoi più grandi rivali, del potenziale di miglioramento e spiega perché non crede che la wildcard per Marcel Hirscher sia una buona cosa.

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  • Il vincitore della generale di Coppa del Mondo Marco Odermatt si presenta al prossimo inverno come il grande favorito. In una conferenza stampa prima dell'inizio della stagione, ha rivelato chi crede saranno i suoi maggiori rivali.
  • Il 26enne mette in prospettiva il fatto di aver dominato la scorsa stagione: «Basta poco e ti ritrovi improvvisamente un secondo più lento».
  • Odermatt non crede che il fatto che al rientrante Marcel Hirscher sia stata data una wildcard sia «una buona cosa». Secondo lui la Federazione internazionale sci (FIS) sta «rovinando qualcosa di grande ed emozionante».

Marco Odermatt ha parlato della prossima stagione in una conferenza stampa di presentazione di Swiss-Ski. La preparazione è andata bene e si sente in forma, rivela il vincitore della scorsa generale di Coppa del Mondo, che in estate ha aumentato di uno o due chili la sua massa muscolare.

Ha anche sfruttato la pausa estiva per rilassarsi il più possibile. Tuttavia Odermatt relativizza: «Non c'è molto tempo per recuperare. Ma a casa è automaticamente rilassante rispetto alla vita sempre in viaggio, con valige, alberghi, ecc.».

Il nidvaldese non si è concentrato in modo particolare sull'allenamento. Si trattava più che altro di tornare al livello che aveva in primavera. In sostanza è soddisfatto se riesce a tornare a sciare come lo scorso inverno

Odermatt vede però ancora un potenziale di miglioramento: «Posso ancora migliorare all'inizio della curva. Se si affronta bene all'inizio, lo saranno anche la parte centrale e quella finale. A quel punto si scia in modo più morbido, più piacevole e con meno effetto frenante».

«Basta poco e sei un secondo più lento»

Da quest'estate lo sportivo ha un nuovo preparatore atletico, Alejo Hervas, il quale lo scorso lavorava con Lara Gut-Behrami. «Lavorare con Alejo è qualcosa di completamente nuovo, il cervello deve lavorare di più».

Ma chi riuscirà a fermare l'elvetico, che la scorsa stagione ha vinto la generale di Coppa del Mondo con un vantaggio di 874 punti? «Sarà una battaglia entusiasmante con Loïc Meillard».

Per Odi il suo compagno di squadra è il suo più grande rivale per il grande globo. Ma sul radar ci sono anche giovani atleti come il rientrante Lucas Braathen: «Braathen riprenderà almeno da dove ha lasciato».

In generale, lo sciatore svizzero relativizza il grande vantaggio accumulato la scorsa stagione. «Il distacco sembrava così grande perché molte persone erano infortunate. In ogni caso a livello di velocità eravamo tutti molto vicini. Non ci vuole molto per essere improvvisamente un secondo più veloce o più lento. La fiducia è fondamentale».

Odermatt ha vinto praticamente tutto quello che c'è da vincere nel circo bianco, tuttavia gli resta ancora un grande obiettivo: la discesa libera di Kitzbühel. «Ho raggiunto tutti gli obiettivi possibili, ho vinto tutte le classiche, tranne Kitzbühel», ammette l'atleta di Buochs.

Il jolly per Marcel Hirscher

Nelle discipline tecniche, Marcel Hirscher è un volto familiare che ritorna allo sci. «È un'ottima cosa per lo sport, attira ancora più fan a bordo pista. Ma per me non cambierà nulla», spiega Odermatt.

Anche il ritorno di Hirscher ha fatto molto discutere a causa di una wildcard che permetterà all'austriaco, che gareggia per i Paesi Bassi, di partire con il pettorale 31 (o poco dopo).

L'elvetico ha un'opinione chiara al riguardo: «Non credo che sia una buona cosa, ma allo stesso tempo non mi preoccupa nemmeno».

Odermatt spiega perché è critico sul comeback del 35enne di Annaberg-Lungötz: «È un bene per lo sport, ma sarebbe ancora meglio se corresse col numero 50 , probabilmente renderebbe le gare ancora più eccitanti. Così la gente seguirebbe molto di più gli ultimi 30-40 atleti in gara. Ecco perché non capisco la FIS, sta rovinando qualcosa di grande ed emozionante. In particolare gli ultimi 30 corridori, il che mi sembra un po' un peccato».

Per Hirscher è ovviamente un grande vantaggio il fatto di poter gareggiare con un pettorale basso anche a Sölden. Ma Odi sottolinea: «Un'intera stagione con 31 in ogni disciplina, è una sicurezza maggiore di quella che ho io. Non credo che sia giusto nemmeno nei confronti dei giovani».