45 giorni dopo Goggia e l'ennesimo infortunio: «È stato un dramma, ma non sono sotto le bombe a Gaza»

bfi

24.3.2024

Sofia Goggia
Sofia Goggia
KEYSTONE

A inizio febbraio, nel bel mezzo della stagione di Coppa del Mondo, l'italiana si è rotta la tibia nel corso di un allenamento, sulle nevi di casa. A quasi due mesi di distanza Goggia racconta del suo dramma e del suo desiderio di tornare in pista, ricordando a sé stessa di essere una ragazza fortunata.

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  • Il 5 febbraio Sofia Goggia è caduta in allenamento rompendosi la tibia.
  • La sciatrice italiana ha dovuto così salutare la stagione di Coppa del Mondo, che in passato l'ha già incoronata 4 volte campionessa di discesa.
  • A distanza di quasi due mesi l'atleta è tornata in palestra e in piscina, lasciando ben sperare per un suo ritorno in pista la prossima stagione.

Lo scorso 5 febbraio Sofia Goggia, in allenamento sulle nevi di casa, si è rotta la tibia. Un dolore tremendo, un stop difficile da digerire.

A distanza di 45 giorni, mentre la rivale Lara Gut-Behrami si appresta a portarsi a casa ben quattro coppe di cristallo, la 32enne italiana è tornata in palestra e in piscina.

Ci vuole forza di volontà e la sofferenza scaturisce dalle parole che la sciatrice italiana ha rilasciato a «Mediasetsport».

«Mentre stavo cadendo, ho subito capito che mi ero frantumata la tibia e non sapevo come dirlo ai miei tecnici. Mi sono tolta lo scarpone da sola e non ho sentito tutto il dolore che ho percepito dopo l'operazione, tuttavia mentre viaggiavo in elicottero verso Milano ero disperata».

«Mi sono resa conto che c'è chi sta molto peggio»

Ma la ragazza di Bergamo dimostra di sapere quanto sia stata fortunata, nella vita.

«Per quanto la frattura della gamba per un atleta sia un dramma, ho pensato a quanto succedesse in giro per il mondo e mi sono resa conto che ci sono situazioni molto peggiori, come per le persone che si trovano sotto le bombe di Gaza».

Un contraccolpo morale che si evince dal racconto delle prime settimane trascorse in ospedale.

«I primi venti giorni sono stata malissimo sia fisicamente che mentalmente. Non ero autonoma e non riuscivo né a stare in piedi né sdraiata, faticando anche a dormire. Nonostante ciò ho iniziato subito a far fisioterapia, ma in quei momenti non riuscivo a pensare ad altro, che fosse lo sci o altro. Era come avere un pannello nero davanti agli occhi».

Più tempo per studiare storia, statistica, ma non il pianoforte

Ma poi grazie alla sua forza di volontà, alla vicinanza del papà e ai diversi obiettivi ancora in vista, la campionessa ha tirato fuori la grinta che l'ha resa vincente in passato. Il tempo a disposizione lontano dalle piste e dai viaggi di Coppa del Mondo ha deciso di investirlo per tornare sui libri.

«Attualmente sto studiando statistica e storia dei partiti politici, tuttavia avevo intenzione di studiare anche pianoforte, ma con la gamba messa male ora è impossibile», ha raccontato sempre al sito online italiano.

Tornare in pista prima del previsto?

Ora l'atleta azzurra sta decisamente meglio, come ammette lei stessa: «Gli ultimi esami hanno dimostrato che si sta formando un callo osseo, tuttavia servirà pazienza per avere la sicurezza di stare bene. Di media ci vorrebbero sei mesi, ma visti i miei progressi ci potrebbe voler anche meno».

Dopo tanta palestra, piscina e fisioterapia, forse in estate potrà già tornare a sciare.

Ma l'italiana non si mette troppa pressione, c'è ancora tempo per farsi trovare pronta per la prossima stagione, anche in gigante, dove l'atleta da battere sarà la ticinese Lara Gut-Behrami, fresca vincitrice della Coppa del Mondo di specialità.

«Nonostante sia caduta mentre mi allenavo in gigante, non ho intenzione di lasciare questa disciplina, gestendola come quest'anno e dunque non partecipando a tutte le gare».