Cinema e teatroMichele Placido si racconta, da poliziotto a regista passando per la passione per Pirandello
Covermedia
4.11.2024 - 11:00
Un viaggio tra aneddoti di carriera, memorie familiari e il nuovo film dedicato alla vita segreta di Luigi Pirandello.
Covermedia
04.11.2024, 11:00
04.11.2024, 11:24
Covermedia
Michele Placido è il protagonista della nuova puntata di «Stories», il ciclo di interviste di Sky TG24, dove ripercorre il proprio percorso artistico e personale, guidato da Omar Schillaci.
Nel suo intervento, Placido parla di «Eterno Visionario», film che uscirà il 7 novembre e che esplora la vita intima e tormentata di Luigi Pirandello. «È un film sulla famiglia Pirandello», racconta Placido.
«Nella solitudine del suo viaggio a Stoccolma per ritirare il Nobel, si schiudono la sua amarezza, le visioni e l'amore per la giovane musa Marta Abba». Placido, che ha impiegato cinque anni per completare il progetto, condivide l'emozione di portare sullo schermo aspetti poco noti dello scrittore siciliano.
Racconta anche della propria infanzia e di un sogno non realizzato di diventare prete, ispirato dallo zio missionario.
Poi gli esordi nel cinema con «Romanzo Popolare», dove Mario Monicelli lo scritturò dopo una conversazione sui suoi anni in polizia. Tra i ricordi, anche una disavventura romantica con Ornella Muti e il successo di «La Piovra», che gli regalò fama, ma lo allontanò temporaneamente dal teatro.
Placido ricorda la propria famiglia, l'appoggio del padre e il profondo legame con sua moglie Federica Luna Vincenti, attrice e produttrice, che lo supporta anche in «Eterno Visionario»: «È la bellezza della nostra creazione artistica che ci tiene uniti».