«Bullismo mediatico»Il declino di Berettini colpa di Melissa Satta? Lei non ci sta, scatta la denuncia
Covermedia
29.2.2024 - 11:01
Dopo mesi di voci sulla presunta responsabilità della showgirl nel declino professionale del tennista Matteo Berettini, Melissa Satta ha deciso di rispondere alle accuse.
29.02.2024, 11:01
29.02.2024, 11:15
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Melissa Satta ha preso una ferma posizione contro le insinuazioni che la dipingono come «dipendente dal sesso».
Secondo le accuse la showgirl avrebbe contribuito al crollo professionale del tennista di Roma, a seguito del suo presunto comportamento libertino. Nonostante la fine della loro relazione, la tempesta mediatica non si è affievolita, costringendo Melissa a difendersi attraverso legali per proteggere sia se stessa che suo figlio Maddox.
«In questo anno particolarmente difficile, ora che la mia relazione si è conclusa, mi ritrovo ancora una volta ad affrontare queste accuse», ha dichiarato in un video sui social media.
«Trovo tutto ciò inaccettabile e intraprenderò azioni legali serie con i miei avvocati. Prima di essere una figura pubblica, sono una donna e madre di un bambino di 10 anni che va a scuola, naviga su internet e legge tutto. Agisco per me, per mio figlio, per tutte le donne che hanno vissuto situazioni simili, e per mostrare ciò che ho dovuto affrontare quest'anno. La violenza psicologica è altrettanto grave di quella fisica».
Una nuova relazione setimentale
Nel suo discorso, la Satta condanna gli hater per sessismo e bullismo. «Non sono abituata a fare video di questo tipo, ma sto vivendo una situazione sui social assolutamente surreale. Da mesi ricevo messaggi pieni di insulti, sessismo e bullismo. Vengo attaccata per la mia vita personale e sentimentale».
E aggiunge una novità: «Al momento sto vivendo una nuova relazione sentimentale e desidero cercare la felicità. Vivo una vita normale, lontana dai riflettori».
Ma in merito alla sua relazione con Berettini aggiunge: «Non capisco l'accusa precisa, forse perché sono una donna e il mio partner sta attraversando un periodo professionale difficile. E se fosse stato al contrario? Un uomo sarebbe stato giudicato allo stesso modo? Perché questa necessità di odiare e offendere? Non comprendo questa ignoranza e voglio porre fine a questi 'leoni da tastiera' che usano Instagram per insultare, oggi me, domani forse qualcun altro».
E conclude: «Immaginate se queste donne fossero vostra madre, la vostra compagna, la vostra nipote... Noi donne dovremmo sostenere l'un l'altra, e gli uomini dovrebbero farlo ancor di più, mostrandosi gentili».