Spettacolo Luca Tommassini aggredito davanti a casa

Il coreografo è stato vittima di un tentativo di furto con scasso nella sua abitazione di Trastevere, a Roma.

Le ultime ore trascorse da Luca Tommassini resteranno impresse nella sua memoria.

Come rivela in un'intervista riportata da Ansa, il coreografo è stato vittima di un tentativo di furto con scasso davanti alla sua abitazione di Trastevere, a Roma.

«Avevano un borsone con accette, picconi, e non so che altro, mi spingevano, strattonavano», racconta Luca Tommassini.

«Li ho supplicati di non uccidermi, mi hanno puntato la pistola alla gola. Poi sono arrivate per fortuna le volanti, ma sono stato un'ora in balia di di questi folli».

Luca è stato aggredito e derubato a Roma attorno alle 23, poco prima che scattasse il coprifuoco. I ladri gli hanno rubato le chiavi di casa, dell'allarme e l’iPhone, ma per fortuna lui adesso sta bene ed ha rassicurato i suoi fan: «È uscita la notizia... Voglio solo tranquillizzarvi che io sto bene, nonostante tutto I am a dreamer».

L'anno scorso, nello stesso palazzo dove è avvenuta la recente aggressione, Tommassini aveva ricevuto pesanti minacce omofobe. Al posto del suo nome sul citofono - bloccando anche il pulsante che suonava ininterrottamente - il ballerino ha trovato la scritta «fr**io vattene».

All'epoca, il 50enne aveva scritto su Facebook: «Oggi è apparsa questa scritta sul citofono del mio palazzo, accanto ai miei due interni. In un attimo mi è risalita tutta la rabbia di quando ero bambino e mi urlavano dietro “f**cio” a scuola e per strada - ricorda amaro il coreografo -. Mi è tornata la paura che avevo quando mia madre mi svegliava ogni mattina e pensavo che avrei dovuto affrontare da solo un'altra giornata passando per quella maledetta strada, davanti all'officina di mio padre che faceva finta di non vedermi. Si vergognava di me. Non ho parlato per anni durante la mia infanzia per farlo stare sereno, per non farlo litigare con mia madre».

CoverMedia