(Cover) - IT Italian Stars - «Sono una donna che non ha mai mollato. Ho visto tanti atleti che se perdono poi si perdono. Per me stare sempre lì per tutti questi anni non è stato facile, ma ci sono riuscita. Sì, questa è la dote che mi riconosco di più»: a una settimana dalla sua strabiliante vittoria ai Mondiali di nuoto di Budapest Federica Pellegrini riflette sul suo talento e su quello che verrà. La vedremo ancora in vasca, ma non più a gareggiare nei 200 stile.
«Io amo ancora il nuoto, voglio solo ridurre lo stress. Ricominciare senza i 200 sarà strano, ma dopo il quarto posto di Rio e questa vittoria che chiude il cerchio non voglio più dover rincorrere niente. (…) Voglio fare i 100 e diventare velocista: mi tolgo lo sfizio per il finale di carriera. Con l’età che avanza, diminuirò i carichi di lavoro e aumenterò il divertimento».
L’abbraccio più bello? «Quello dei miei che mi aspettano fuori dalla vasca alla sera: un momento che non scorderò mai. C’era pure mio fratello: tutta la famiglia qui per me, indimenticabile. Ma anche le lacrime di Matteo Giunta e del mio fisioterapista Marco Morelli non scherzano. Non li avevo mai visti piangere... Quando sono uscita dalla vasca e li ho visti coi lacrimoni, ho capito cos’era successo».
C’è stato anche quello con Filippo Magnini. «Siamo entrati in Nazionale nel 2003 assieme, abbiamo condiviso lavoro, gioie e delusioni. Quella di Rio era stata la più tosta e lui l’aveva sofferta quasi come me, sapeva bene cosa significava. In quell’abbraccio c’era tutto questo».
«Sul resto dico no comment - conclude -. Capisco che certi argomenti interessino, ma il momento è delicato e voglio tenere privata la nostra vicenda».
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