Nel film «Queer» Daniel Craig si libera della sua immagine di Bond grazie a un dramma gay

Gianluca Izzo

5.9.2024

Il regista italiano Luca Guadagnino esplora ancora una volta la storia d'amore tra due uomini di età diverse. Con un formidabile Daniel Craig nel ruolo di protagonista, il suo nuovo dramma gay si trasforma sorprendentemente in un sogno avventuroso.

Gianluca Izzo

Hai fretta? blue News riassume per te

  • In «Queer» di Luca Guadagnino, l'ex attore di Bond Daniel Craig interpreta uno scrittore che ama bere e si innamora di un giovane spasimante in Messico.
  • Il film inizia come una storia d'amore convenzionale, ma poi sorprende con scene di sesso piuttosto esplicite e improvvisamente prende una piega drastica e avventurosa.
  • Il precedente film di Guadagnino, «Challengers» con Zendaya, è uscito nella primavera di quest'anno e raccontava di due amici tennisti di talento che si innamorano della stessa donna.

A Venezia, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo film di Luca Guadagnino, intitolato «Queer», un giornalista chiede se James Bond può davvero improvvisamente interpretare un ruolo da gay.

Ma il regista evita elegantemente di rispondere, affermando che è «semplicemente felice che Bond abbia portato a termine tutte le sue missioni in modo affidabile». E nel dirlo guarda sorridendo verso Daniel Craig.

Tra i due c'è una profonda ammirazione, cosa che si nota chiaramente, e che viene confermata poco dopo dallo stesso attore, che accenna al fatto che ha incontrato per la prima volta Guadagnino ben 20 anni fa e che allora i due avevano deciso che prima o poi avrebbero lavorato insieme.

L'incontro con Gene lo colpisce come un fulmine a ciel sereno

Fortunatamente il momento è arrivato e la pellicola «Queer» (tratta dall'omonimo romanzo autobiografico di William S. Burroughs) permette a Craig di liberarsi finalmente dell'immagine da 007 e di dimostrare ancora una volta il suo grande talento di attore con questo ruolo diverso, ma molto impegnativo.

Informazioni sull'autore: Gianluca Izzo
blue News

Gianluca Izzo ci parla direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia. Negli ultimi anni ha frequentato regolarmente i rinomati festival di Cannes, Venezia e Berlino e ha lavorato personalmente nell'industria cinematografica per diversi anni. Oggi lavora per blue Entertainment nella pianificazione dei programmi.

Il 56enne incarna il personaggio principale, dal nome Lee, che è un vecchio libertino ubriacone, sempre vestito elegantemente con colori vivaci e un cappello. Come espatriato americano, si è stabilito a Città del Messico ed è alla ricerca di avventure erotiche ogni notte.

L'incontro con il giovane e misterioso Gene, interpretato da Drew Starkey, lo colpisce come un fulmine e gli fa cambiare improvvisamente il suo modo di vivere. Segue Gene quasi ossessivamente nei luoghi che frequenta, finché una sera i due si conoscono meglio.

Ma Lee non riesce a capire se Gene prova i suoi stessi sentimenti. Dopo le prime avances fisiche, Lee convince il giovane spasimante ad accompagnarlo in un viaggio avventuroso in Sud America. Lee è alla ricerca della pianta allucinogena «Yage», che dovrebbe conferire alle persone capacità telepatiche.

Un film pieno di sorprese

Il film inizia dunque come un semplice dramma romantico, ma sorprende fin dall'inizio con scene di sesso piuttosto esplicite e lunghe, che presentano Daniel Craig sotto una luce del tutto insolita.

La sua interpretazione è divertente e migliora man mano che il film va avanti. L'attore appare vivace e animato, ricordando in qualche modo la sua interpretazione in «Knives Out».

Con il viaggio in Sud America, «Queer» poi prende una piega decisamente inaspettata. Alla ricerca dell'allucinogeno, i due personaggi centrali finiscono nella foresta con uno sciamano e vivono un avventuroso sogno che scuote il pubblico con veri e propri momenti horror.

Tuttavia, anche questo è in linea con il lavoro cinematografico di Guadagnino, che ha sempre avuto una predilezione per l'horror, come dimostrano i suoi due lavori «Suspiria» e «Bones and All».

Anche l'uso della musica è assolutamente azzeccato. Il modo in cui il primo incontro tra Lee e Gene è accompagnato da «Come as you are» dei Nirvana mentre i due si scrutano al rallentatore è geniale.

Come sempre, Guadagnino riesce ad affascinare, sorprendere e scioccare il suo pubblico.

«Queer» non ha ancora una data di uscita nei cinema svizzeri.