Intervista Bianca Balti si racconta: «La droga, lo stupro, la figlia…»

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8.3.2023 - 11:00

Bianca Balti
Bianca Balti

Ospite della trasmissione condotta da Francesca Fagnani, la modella ha offerto un resoconto senza filtri del suo passato: «A 18 anni ho subìto uno stupro, non ero lucida».

Anche una supermodella come Bianca Balti deve fare i cinti con un passato tormentato. Lo ha raccontato la top lodigiana, ospite di Francesca Fagnani nel salotto di «Belve», in onda ieri in prime time su Rai2.

E se la sua dipendenza dalla droga era già conosciuta, in pochi sapevano della violenza che subì quando aveva appena maggiorenne.

«A 18 anni ho subìto uno stupro, ero a un rave in stato di ebbrezza, non ero lucida. È successo con un ragazzo che avevo conosciuto quella sera e che mi piaceva, da un bacio si è passati alla violenza. Andavo a tutti i rave, sperando di rincontrarlo giusto per fare pace con l’idea che magari c’era «una storia» e non «uno stupro». L’ho rivisto dopo anni, quando facevo già la modella: usciva da un sert (il servizio per le tossicodipendenze, ndr) e mi ha fatto piacere vederlo, perché nella mia mente avevo bisogno di normalizzare questa esperienza, di dire «siamo amici»».

Per Bianca quella è stata un’esperienza traumatica, tanto quando l’abuso di sostanze stupefacenti, che ha caratterizzato i suoi esordi nel mondo della moda. «Ho provato tutte le droghe, anche gli oppiacei. Ho smesso quando non ce la facevo più, quando non avevo più voglia di vivere. Quello è stato il momento più basso. Avrei voluto morire, ma siccome non ero abbastanza coraggiosa da togliermi la vita, allora ho detto «proviamoci»».

Rapporto conflittuale avuto con la figlia

Noto al grande pubblico è anche il rapporto conflittuale avuto con la figlia Matilde, che scelse di vivere con il padre.

«Al tempo mi stavo trasferendo a Los Angeles. Era l'ennesimo trasloco e quindi lei ha deciso di andare a vivere con il padre. Solo di recente mi ha confessato che lo aveva fatto perché voleva un po' di stabilità. Ne ho sofferto tantissimo. Però poi ti abitui anche alle cose più brutte e grazie al cielo c'è la tecnologia (…). Adesso abbiamo un ottimo rapporto e mi dice che non voleva vivere con me perché ero un casino. Allora però è stata durissima capire che, al di là degli sforzi che avevo fatto per cambiare, il male che le avevo fatto l'aveva portata a fare questa scelta».

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