Consigli pratici Quando i cellulari e i laptop si bagnano

Swisscom

29.3.2023

La maggior parte degli smartphone moderni non patisce le gocce d’acqua.
La maggior parte degli smartphone moderni non patisce le gocce d’acqua.
stock.adobe.com

L’acqua è il nemico dei dispositivi tecnici. Ma cosa fare se lo smartphone cade nel WC o se il caffè si rovescia sul notebook? Gli esperti rispondono.

Swisscom

Piove e il cellulare è ancora sul terrazzo. Lo si recupera al volo e lo si asciuga, ma è sufficiente? Probabilmente sì.

«Qualsiasi cellulare dovrebbe sopravvivere a qualche goccia di pioggia», afferma Michael Wolf della Stiftung Warentest. L’organizzazione dei consumatori simula e testa situazioni di questo tipo. «La maggior parte dei dispositivi supera la prova senza problemi», afferma Wolf, e raramente gli acquazzoni sono causa di guasti.

Infatti: «Molti modelli escono incolumi anche da un tuffo nella vasca da bagno o dall’incontro con il contenuto di un bicchiere rovesciato, perché gli alloggiamenti sono incollati a tenuta stagna e protetti dalla penetrazione dell’acqua con guarnizioni di gomma aggiuntive», spiega Rainer Schuldt di «Computer Bild». È necessario asciugare rapidamente l’acqua minerale o del rubinetto,

mentre con sale, acido, cloro o sapone è tutta un’altra storia. I dispositivi protetti dall’acqua devono essere risciacquati immediatamente con acqua pulita dopo essere entrati in contatto con queste sostanze, dice Schuldt. Anche la limonata, la Coca Cola o la birra possono essere più aggressive della sola acqua a causa dello zucchero che contengono.

Un incidente del genere può capitare a chiunque e, se si è sfortunati, proprio quando il cellulare si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Un incidente del genere può capitare a chiunque e, se si è sfortunati, proprio quando il cellulare si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato.
dpa

Il grado di protezione IP fornisce un orientamento in merito

Il grado di protezione IP fornisce un orientamento sulla resistenza all’acqua da parte di determinati dispositivi tramite due numeri: il primo indica la protezione da corpi estranei, il secondo dall’acqua. Più alta è la cifra, meglio è: 0, ad esempio, indica che non vi è alcuna protezione, mentre 1 si riferisce alle gocce d’acqua in caduta verticale. Il numero 8 significa che un dispositivo dovrebbe poter essere immerso in modo permanente senza subire danni.

Ma il grado di protezione da solo non è tutto: «Il produttore deve specificare quale test utilizza come base», spiega il collaudatore di prodotti Wolf. Ad esempio, se il dispositivo è in grado di resistere 60 minuti in acqua a due metri di profondità. «Non si può sempre fare affidamento su questo dato al cento per cento, ma se viene indicato dal fornitore, è già un buon segno», ammette Wolf.

Secondo la rivista specializzata «connect», nelle loro condizioni generali di contratto (CGC) spesso i produttori limitano il grado di protezione dall’acqua, ad esempio riferendosi solo all’acqua dolce, con l’esclusione di acqua sporca, clorata o salata o di bevande. Inoltre, possono essere presenti restrizioni sul tempo di permanenza in acqua e sulla profondità di immersione.

Spegnere, rimuovere la batteria e asciugare

In generale, le prime due regole da seguire dopo il contatto con i liquidi sono: spegnere immediatamente per evitare cortocircuiti e, se possibile, rimuovere la batteria. «Tuttavia, al giorno d’oggi è spesso incollata o è possibile rimuoverla solo con utensili appositi», spiega Schuldt.

Poi bisogna procedere all’asciugatura. Ma non con un asciugacapelli, nel forno, nel microonde o sotto il sole cocente, avverte «connect». Si dovrebbe invece asciugare la custodia con un panno, rimuovere la SIM e la scheda di memoria e avvolgere il dispositivo in un tovagliolo di carta. Poi bisognerebbe metterlo in un sacchetto di plastica sigillato con del riso crudo per alcuni giorni.

Per eliminare gli ultimi residui di umidità dallo smartphone dopo un incidente in acqua, dopo la prima asciugatura inserirlo e lasciarlo diversi giorni in un sacchetto di riso crudo.
Per eliminare gli ultimi residui di umidità dallo smartphone dopo un incidente in acqua, dopo la prima asciugatura inserirlo e lasciarlo diversi giorni in un sacchetto di riso crudo.
dpa

Secondo il rapporto, sarebbe ancora meglio rivolgersi a uno specialista. Il costo del servizio deve essere valutato in base all’età e al valore del dispositivo. In linea di principio, tuttavia, potrebbe valer la pena ricorrere a un negozio di riparazione di smartphone. Secondo «connect», i tecnici possono aprire il dispositivo, asciugarlo, pulire il circuito stampato e proteggerlo dalla corrosione.

Rainer Schuldt aggiunge: «Anche se sembra tutto di nuovo asciutto, vi è la possibilità di residui sulle schede che potrebbero causare cortocircuiti.» Per questo motivo consiglia di far controllare nuovamente il dispositivo da un professionista prima di riaccenderlo.

Sigillare i notebook è spesso impossibile

Talvolta la presenza di diverse cerniere e prese rende praticamente impossibile la sigillatura dei notebook. In ogni caso, la maggior parte dei notebook è protetta da guarnizioni di gomma che rendono difficile il passaggio dell’acqua, almeno sulla tastiera, dice Schuldt. Tuttavia, dopo un incidente con l’acqua è necessario scollegare rapidamente il dispositivo, rimuovere la batteria e, se possibile, il disco rigido, per poi asciugare tutto bene con un panno.

Infine, si dovrebbe cercare di asciugare il notebook sull’impianto di riscaldamento a una temperatura media, raccomanda Schuldt. In alcune tastiere è possibile staccare le singole lettere e asciugarle. «Ma questo funziona solo quando si tratta di poche gocce d’acqua». Importante: ricordarsi l’ordine. Scattando prima una foto alla tastiera, sarà più facile ritrovare il posto giusto per ogni tasto.

Scopri offerte interessanti sull’Online Shop di Swisscom. E grazie al nostro abbonamento mobile e al nostro abbonamento internet sarai sempre connesso alla migliore rete della Svizzera.

La tua opinione conta

Ti è piaciuto l'articolo? Raccontalo alla Community! Siamo curiosi di sapere come la pensi.

Tornare alla home page