DifesaSüssli, il capo dell'esercito: «Non c'è un buco nel budget, ma mancano i mezzi per svolgere i nostri compiti»
cp, ats
1.2.2024 - 17:05
A causa del rallentamento delle uscite attribuite all'esercito, a quest'ultimo mancano mezzi per 11,7 miliardi di franchi. Lo ha dichiarato oggi, giovedì, davanti ai media il capo dell'esercito Thomas Süssli, riferendosi a notizie dei media circa un deficit miliardario nel bilancio dell'armata.
cp, ats
01.02.2024, 17:05
01.02.2024, 17:20
SDA
Il rinvio del previsto incremento, fino all'1% del PIL, dei mezzi attribuiti all'esercito dal 2030 al 2035 significa che fino almeno al 2027 i mezzi a disposizione saranno limitati e che bisognerà quindi pensare a nuove priorità.
Maggiori mezzi a disposizione della truppa si vedranno a partire dal 2028 e nel 2035.
Fra l'altro, ha puntualizzato Süssli, già nel marzo 2023 l'Esercito aveva comunicato in modo trasparente che cosa significasse il ritardo nell'incremento del budget destinato alla truppa.
I pagamenti per il 2024 sono garantiti
Secondo un'inchiesta di SRF, all'Esercito svizzero mancherà un miliardo di franchi entro la fine del 2025 per pagare gli acquisti già decisi. Una situazione che Süssli ha illustrato oggi alla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati.
Secondo il capo dell'esercito, a fine 2022 l'Esercito svizzero aveva impegni finanziari in sospeso per circa 13 miliardi.
Ha poi sottolineato che non esiste un «buco finanziario. Tutti i pagamenti sono stati garantiti per l'anno in corso». Tuttavia altri obblighi, per un totale di 800 milioni, sono stati rinviati al 2025.
Cancellati alcuni eventi
Nei prossimi anni, dunque, le forze armate dovranno negoziare le modalità di pagamento con i produttori e i fornitori di attrezzature. Non si escludono ritardi nelle consegne per il 2025 e oltre.
«Gli investimenti per il rafforzamento delle capacità di difesa non saranno possibili fino al 2028», ha dichiarato. A partirne sarà l'artiglieria.
L'esercito ha già deciso di cancellare alcuni eventi nei prossimi due anni, riducendo i costi di 3,5 milioni. In particolare, l'Aeronautica avrebbe dovuto presentarsi a fine agosto a Emmen (LU) e le Forze terrestri l'anno prossimo a Bière (VD).