Advertorial Cosa fa di sbagliato quest’uomo?

«In collaborazione con percorso-casa-scuola.ch, un’azione di ATA Associazione traffico e ambiente, Mobilità pedonale Svizzera e il Fondo di sicurezza stradale»

24.8.2024

Due bambini in età scolare sono fermi sulle strisce pedonali e vogliono attraversare. Ci fermiamo e facciamo loro cenno di attraversare la strada. Cosa c’è di sbagliato in questo atteggiamento?

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A noi esseri umani piace essere gentili, soprattutto con i bambini.

Mentre andiamo al lavoro la mattina presto, passiamo in auto vicino a una scuola, dove due bambini aspettano che noi ci fermiamo alle strisce pedonali. Naturalmente hanno il diritto di precedenza, quindi, freniamo, ci fermiamo e facciamo cenno con un gesto della mano ai bambini in attesa di attraversare la strada. Sorridono, salutano di rimando e passano di corsa.

Questa situazione ci sembra del tutto normale, no? Ma Raphael Hermann, responsabile dell’educazione stradale della polizia cantonale di Friburgo, dice: «L’importante è che il veicolo sia fermo del tutto».

L’agente di polizia Hermann spiega perché gli esperti di educazione stradale sconsigliano di fare gesti con le mani ai bambini: «I gesti trasmettono un falso senso di sicurezza. Siamo assolutamente certi che il resto della strada sia sgombro e si possa attraversare in sicurezza? Ecco perché insegniamo ai bambini che devono attraversare la strada solo quando l’auto si è completamente ferma. Una volta che hanno interiorizzato questo comportamento, non serve fare segnali con le mani». I bambini apprendono in ogni ambito della vita, sia alla scuola dell’infanzia che alla scuola elementare o durante il tragitto per arrivarci.

Il 60% fa segnali manuali

In poche parole, in questo contesto, i nostri cenni di cordialità sono fuori luogo, anche se parecchio diffusi. Un sondaggio rappresentativo condotto su 1’500 conducenti svizzeri su incarico del Fondo di sicurezza stradale è giunto alla conclusione che il 60% di loro farebbe un segnale con la mano in una situazione del genere; assolutamente in buona fede e senza sapere che è sbagliato.

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Gli incidenti registrati dalla polizia mostrano che ogni anno 1’300 bambini rimangono feriti sulle strade svizzere. «Dal punto di vista cognitivo, un bambino non è in grado di comportarsi come un adulto», continua l’agente di polizia. «Per lui non è semplice riconoscere i pericoli». Il numero di casi non denunciati è elevato e, in particolare, le lesioni di lieve entità potrebbero non essere segnalate e quindi non venire incluse nelle statistiche. Sta di fatto, però, che in una settimana sulle strade svizzere rimangono feriti in media 25 bambini, e questo mentre vanno e tornano da scuola o durante il loro tempo libero.

Il problema del modello di riferimento

Con il nostro gesto della mano vogliamo proprio evitare che ciò accada, senza però renderci conto che così facendo diamo ai bambini un senso di sicurezza che non possiamo garantire. Nel traffico stradale, gli adulti svolgono da modello di riferimento per i più giovani e i nostri segnali con la mano non vengono messi in dubbio. «Quell’uomo o quella donna ha ragione». Svolgiamo, per così dire, da semaforo e i bambini iniziano ad attraversare la strada a passo veloce.

Raphael Hermann, Capo dell'Educazione Stradale presso la Polizia Cantonale di Friburgo.
Raphael Hermann, Capo dell'Educazione Stradale presso la Polizia Cantonale di Friburgo.
Polizia Cantonale di Friburgo

Ma chi ci assicura che sulla corsia opposta non stia transitando un’altra auto? Oppure che il conducente dietro la nostra non interpreti la situazione in modo errato, abbia fretta e voglia sorpassare? O ancora che non sopraggiunga un’e-bike dall’angolo cieco della pista ciclabile? Nella maggior parte dei casi probabilmente questo non si verifica. Ma, quando facciamo segnali con la mano, siamo del tutto sicuri di avere l’intera situazione del traffico sotto controllo? E se invece non fosse così? «Ciò che consigliamo ai bambini è di cercare il contatto visivo con i conducenti», sottolinea Hermann.

Ogni anno, sulle strade svizzere si verificano decine di incidenti in cui sono coinvolti bambini proprio perché i conducenti hanno pensato: la situazione è sicura, facciamo cenno ai bambini di passare.

I bambini devono imparare, non solo a scuola

Il fatto che si verifichino incidenti stradali che coinvolgono i bambini è nella natura delle cose. I più giovani stanno iniziando a imparare come comportarsi nel traffico stradale. Gli errori capitano, come in qualsiasi altro ambito della vita. In questo caso, però, la situazione è molto più delicata, visto che tra le conseguenze possono esserci anche lesioni gravi.

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I bambini devono poter percorrere in autonomia e sicurezza il tragitto verso l’asilo o la scuola. Poiché devono ancora imparare a muoversi nel traffico, hanno bisogno del sostegno di tutti gli utenti della strada e dei genitori. La campagna percorso-casa-scuola.ch dell’Associazione traffico e ambiente (ATA) e di Mobilità pedonale Svizzera si svolge su incarico del Fondo di sicurezza stradale svizzero.

Ma qual è dunque l’atteggiamento corretto da tenere quando ci sono bambini in attesa sulle strisce pedonali? L’esperto di educazione stradale Hermann della polizia cantonale di Friburgo spiega: «Dobbiamo comportarci come faremmo con gli adulti. Ci fermiamo in prossimità delle strisce e aspettiamo che i pedoni attraversino la strada». Senza fare gesti con la mano. In questo modo i bambini si abituano a una situazione di traffico del tutto normale.

Dagmar Rösler: «I bambini imparano in una situazione complessa».


Cosa può impedire ai bambini di interpretare correttamente i segnali manuali degli automobilisti?

Dagmar Rösler: Alcuni automobilisti fanno un cenno, mentre altri agitano la mano. Interpretare nel modo corretto i segnali delle mani può essere a volte estremamente difficile per i bambini, a causa delle loro capacità cognitive non ancora del tutto sviluppate. Un altro problema è costituito dalla prospettiva che, a seconda della situazione, i bambini possono non essere in grado o quasi di riconoscere il segnale della mano perché non riescono a vedere dietro il parabrezza. Tuttavia, il problema principale rimane il fatto che i bambini possono percepire il segnale della mano come un incoraggiamento e quindi non prestare più attenzione al traffico.

Quali altri problemi possono derivare dai segnali manuali? È probabile che non tutti reagiscano allo stesso modo al segnale fatto con la mano. Un bambino potrebbe aspettare, mentre l’altro procedere. Il terzo potrebbe esitare e poi attraversare la strada senza prestare attenzione al traffico in arrivo. Se i bambini di un gruppo si comportano in modo diverso gli uni dagli altri, questo può generare incertezza.

Come devo comportarmi da conducente in una situazione del genere? Meglio aspettare con pazienza. È preferibile prendersi il tempo necessario e garantire così l’attraversamento delle strisce pedonali in sicurezza. È fondamentale tenere sempre a mente che, nel traffico, i bambini devono imparare a muoversi in situazioni complesse.

Dagmar Rösler è insegnante di scuola elementare e presidente dell’Associazione mantello dei docenti svizzeri.

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