Gli USA lasceranno l'Alleanza? Trump incontra Rutte: «La NATO è più forte grazie a me»

SDA

13.3.2025 - 20:14

Il segretario generale della NATO Mark Rutte (a sinistra) in visita nello Studio Ovale dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il segretario generale della NATO Mark Rutte (a sinistra) in visita nello Studio Ovale dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Keystone

Lo chiamano «The Trump whisperer» per la sua abilità a gestire il presidente americano, ma nello Studio Ovale Mark Rutte è riuscito a sussurrare ben poco a The Donald.

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Almeno nella parte d'incontro aperta ai media, il segretario generale della NATO ha fatto quasi scena muta lasciando che Trump dilagasse e ribadisse che l'Alleanza transatlantica è «ingiusta» verso gli Stati Uniti. D'altra parte essendo un veterano della diplomazia, è probabile che Rutte abbia deciso di giocare le sue carte lontano dalle telecamere.

«Con le mie azioni ho reso la NATO più forte», ha rivendicato l'inquilino della Casa Bianca ricordando di aver avvertito i Paesi membri che se non avessero aumentato le spese per la difesa non avrebbero più avuto l'ombrello americano.

Rutte da parte sua ha sottolineato che il numero di membri che hanno rafforzato i loro investimenti nelle ultime settimane è «sbalorditivo», aggiungendo che tutti si stanno impegnando in questo senso.

«Dobbiamo fare di più. Voglio lavorare con gli Stati Uniti per assicurarci di avere una NATO davvero rinvigorita sotto la tua guida», ha detto l'ex premier olandese che era volato a Mar-a-Lago dal tycoon due settimane dopo la sua vittoria alle elezioni di novembre per convincerlo a non abbandonare l'alleanza.

C'era giù riuscito durante il primo mandato, nel 2018, quando salvò un vertice della NATO riuscendo a calmare il presidente ed evitare il peggio.

Cooperazione transatlantica «iniqua»

Certo, oggi la situazione è ancora più delicata e il segretario generale si trova davanti a un'amministrazione più allineata sulle posizioni di Mosca che su quelle di Bruxelles, mentre i capi della difesa di Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Polonia si stanno creando una sorta di blocco a parte nell'ambito dell'Alleanza. Una sorta di sotto gruppo che esclude gli Stati Uniti e anche Rutte.

Trump ha elogiato la leadership del segretario generale – «sta facendo un grande lavoro» – ma non ha perso l'occasione per ribadire che, soprattutto rispetto al conflitto in Ucraina, la cooperazione transatlantica è iniqua.

Gli Stati Uniti «sono dall'altra parte dell'Oceano e i Paesi della NATO sono proprio lì... è ingiusto», ha attaccato il commander-in-chief ricordando – con cifre sbagliate – i miliardi di dollari inviati da Joe Biden a Kiev.

Proprio in questi giorni il Pentagono sta rivalutando la presenza delle truppe americane nel mondo in vista di tagli che coinvolgeranno, con tutta probabilità, anche l'Europa.

Senza la presenza di 84'000 militari statunitensi, un numero che è aumentato a dismisura dall'invasione dell'Ucraina, il Vecchio Continente farebbe fatica a difendersi da un eventuale attacco russo.

«Abbiamo davvero bisogno della Groenlandia»

Il tycoon ha anche provato a coinvolgere Rutte nel progetto per un'eventuale annessione della Groenlandia. «Sono seduto accanto ad un un uomo che potrebbe essere determinante», ha sottolineato indicando il segretario generale della NATO e dicendosi sicuro che «avverrà».

«Dobbiamo farlo. Abbiamo davvero bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale. Dobbiamo stare attenti», ha aggiunto riferendosi al crescente interesse cinese e russo nella regione artica.

Rutte ha preso le distanze dall'ipotesi di un ruolo della NATO in un'operazione del genere precisando di non voler «trascinare l'Alleanza in questo». Ma ha convenuto con il tycoon che «i cinesi usano le rotte dell'estremo nord e dell'Artico e i russi si stanno riarmando».

Per Rutte la soluzione ideale sarebbe che i sette paesi artici, escludendo quindi Mosca, «lavorino insieme sotto la guida degli Stati Uniti per garantire che la sicurezza di quella parte del mondo».