Generare elettricità da soli Vale la pena installare una mini centrale elettrica sul balcone?

Con i dispositivi solari plug-in, anche gli inquilini o i proprietari di appartamenti possono generare la propria elettricità. Non ci si fanno dei guadagni, ma si può risparmiare. Alcune spiegazioni.

Il fotovoltaico può essere installato non solo sul tetto, ma anche sotto forma di pratici pannelli solari da fissare alla ringhiera del balcone. Grazie a queste soluzioni, non solo i proprietari di case, ma anche gli inquilini e i proprietari di appartamenti possono generare energia solare per il proprio uso.

La domanda aumenta di pari passo con i prezzi dell'elettricità. Il concetto si chiama «solare da balcone», «solare plug-in» o «plug-in FV». blue News vi spiega come funziona questa tecnologia e a cosa fare attenzione quando la si installa:

Le unità solari plug-in sono costituite da uno o due moduli fotovoltaici standard, solitamente di dimensioni pari a 100 x 170 centimetri, e da un inverter integrato per convertire la corrente continua generata dai raggi solari in corrente alternata necessaria per la rete elettrica.

Inoltre, un cavo con una spina che consente di immettere l'elettricità prodotta in casa nel circuito elettrico domestico attraverso la presa del balcone o qualsiasi altra normale presa domestica. Spesso la confezione comprende anche una staffa per il montaggio dei moduli.

Secondo l'Ispettorato federale delle correnti pesanti (ESTI), gli impianti solari plug-and-play in Svizzera devono essere dotati di un interruttore differenziale. Questo può essere integrato nella presa o progettato sotto forma di cavo di collegamento RCD. Per l'installazione non è necessario l'intervento di un elettricista.

Sebbene gli impianti solari siano generalmente sovvenzionati, l'ordinanza svizzera sui sussidi energetici stabilisce che quelli con una potenza inferiore a 2 kW - e questo include gli impianti solari da balcone - non sono sovvenzionati.

Non è necessario un permesso. Tuttavia, il sistema deve essere comunicato per iscritto al gestore di rete responsabile prima della sua messa in funzione.

In Svizzera, secondo l'Ispettorato federale per gli impianti a corrente forte (ESTI), si ha diritto a gestire un cosiddetto impianto fotovoltaico plug-and-play a casa propria con una potenza massima di immissione di 600 watt, ovvero circa due pannelli standard da 300 watt ciascuno. Tuttavia, esistono anche modelli più piccoli con una potenza compresa tra 50 e 150 watt. Due o quattro di questi possono essere collegati a un inverter.

Il Watt è l'unità di misura del flusso di elettricità, cioè della velocità. Alcuni elettrodomestici richiedono più watt, come l'aspirapolvere da 600 watt, mentre altri, come le lampade a LED, ne richiedono molti meno.

Tuttavia, gli elettrodomestici hanno bisogno di energia sotto forma di elettricità per svolgere il loro lavoro. In altre parole, una quantità per un certo periodo di tempo, calcolata in chilowattora. I sistemi con 600 watt di potenza forniscono tra i 450 e i 600 chilowattora di elettricità all'anno.

La quantità esatta dipende dalla durata e dall'intensità dell'irraggiamento, dal luogo di installazione, dall'angolo di inclinazione, dall'esposizione e dalle condizioni atmosferiche.

Se l'elettricità proveniente dal balcone non è sufficiente per far funzionare tutti gli elettrodomestici, l'elettricità del fornitore di energia viene semplicemente immessa dalla rete. In ogni caso, il funzionamento di un'unità solare plug-in riduce la quantità di elettricità che deve essere acquistata dalla società elettrica, che è molto più costosa.

Nelle giornate di sole, è possibile che una famiglia abbia bisogno solo di una parte dell'elettricità che produce da sola. L'eccedenza viene poi immessa nella rete pubblica.

Tuttavia, non è possibile guadagnare con la tariffa feed-in, perché lo sforzo non sarebbe proporzionale ai ricavi che si possono ottenere con i piccoli impianti.

L'installatore dovrebbe prima presentare una domanda di connessione tecnica, sarebbe necessario un contratto di immissione in rete con un gestore e la tecnologia del contatore dovrebbe essere sostituita da un artigiano.

I necessari contatori di rete e di surplus sono disponibili a noleggio presso il gestore di rete. Le tariffe variano notevolmente a seconda del fornitore di energia e possono arrivare fino a 25 franchi al mese, secondo l'Associazione dei produttori indipendenti di energia (VESE).

Anche l'installazione di una batteria non vale la pena, poiché il surplus di elettricità dei piccoli impianti è di solito molto ridotto.

I sistemi solari plug-and-play sono molto diffusi, soprattutto negli appartamenti in affitto, per via dello spazio ridotto che richiedono e della facilità di collegamento. Poiché si tratta più di elettrodomestici che generano elettricità che di interi sistemi, che possono anche essere smontati in qualsiasi momento senza danneggiare l'immobile in affitto, l'installazione non dovrebbe essere un problema. Tuttavia, è consigliabile informare il locatore in anticipo.

Sì, purché non venga superata la potenza massima di 600 watt per metro di circuito. Le case monofamiliari di solito hanno un solo contatore, mentre nei condomini si applicano i 600 watt per appartamento, a condizione che i circuiti dei contatori degli appartamenti siano separati, cioè che ci sia un contatore per appartamento.

Le unità solari plug-in sono progettate in modo tale da poter essere montate e smontate con poche maniglie e riassemblate altrove.

La maggior parte dei sistemi viene offerta con una potenza di 300 watt. A seconda del design, i costi variano da 800 a 1.200 franchi, soprattutto a seconda del sistema di montaggio corrispondente. A causa dell'elevata domanda e delle catene di fornitura ancora disturbate dei sistemi, che sono per lo più prodotti in Cina, i tempi di attesa sono attualmente di diverse settimane o mesi.