Non si sono fatte attendere le reazioni di condanna da parte dei politici svizzeri all'attacco russo all'Ucraina. È «una giornata nera per l'Europa», si afferma tra le altre cose nei vari messaggi su twitter.
24.02.2022, 10:53
24.02.2022, 11:19
SDA
Il presidente dei Verdi Balthasar Glättli non usa mezzi termini per denunciare l'invasione russa: «La guerra di Putin contro l'Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale. Porta morte e miseria a coloro che ne sono colpiti». «Ora anche la Svizzera deve prendere sanzioni diplomatiche ed economiche», ha aggiunto il consigliere nazionale zurighese.
A sua volta, il co-presidente del Partito socialista Cédric Wermuth ha invitato la Svizzera «a chiedere la fine immediata della guerra e dell'aggressione russa». «Non c'è giustificazione per questa guerra. Sono profondamente scioccato», ha dichiarato il consigliere nazionale argoviese. Secondo Werrmuth, «essere neutrali non significa rimanere in silenzio. Ma difendere incondizionatamente la pace, i diritti umani e il diritto internazionale. È ciò che deve fare il governo ora».
Dal canto suo, il presidente dell'Alleanza del Centro Gerhard Pfister ha ritwittato per l'occasione un messaggio dell'ex cancelliere tedesco e ora pagato come lobbista da Mosca, Gerhard Schröder: «Putin è un democratico impeccabile». Il consigliere nazionale zughese ha voluto sottolineare come nei giorni scorsi più volte Schröder si sia espresso a favore della Russia sul dossier ucraino.
Anche la presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin (Verdi/AG) ha espresso il suo sbigottimento di fronte all'attacco russo: «Che giornata nera». Poi, in un messaggio congiunto assieme al presidente del Consiglio degli Stati Thomas Hefti (PLR/GL), si è detta «molto preoccupata per il popolo ucraino» e ha condannato «l'invasione russa quale violazione del diritto internazionale», si legge sul sito del Parlamento.